C’è un Insigne che esulta Segna e fa volare il Parma
Roberto, fratello di Lorenzo, dà il via alla vittoria sulla Pro Vercelli, che resta in dieci all’inizio del secondo tempo. Grassadonia polemico
Se Lorenzo è abbacchiato per la sconfitta con la Juve, in casa Insigne c’è Roberto a riportare in alto il morale (e la sua squadra). Parma senza Calaiò, Ceravolo e Di Cesare? Beh, ci pensa lui a guidarlo oltre l’ostacolo Pro Vercelli, giocando un primo tempo da ;solo contro tutti; e raccogliendo i frutti dei suoi sforzi a inizio ripresa quando trasforma, con la collaborazione della barriera, una punizione dai venti metri. Qui il Parma mette finalmente sotto una buona Pro Vercelli che nell’occasione del fallo che precede il gol perde per rosso diretto il centrale Dramane, immolatosi per fer-
mare la fuga verso la porta di Baraye. L’occasione da rete è chiara, l’espulsione inevitabile. E’ un episodio a favore dei padroni di casa ma da regolamento e quindi i piemontesi devono accettarlo. Possono piuttosto imprecare alla malasorte perché senza la deviazione della barriera Insigne non li avrebbe bucati, perlomeno in quell’occasione.
SUBITO IL BIS Anche l’azione del rapido raddoppio emiliano è poco fortunata per gli ospiti che perdono un contrasto e la palla schizza all’arrembante Scavone, un ex (esultante) abile a intuire gli sviluppi della giocata e poi a evitare l’uscita alla disperata del portiere. 2-0 dopo 57 minuti e con l’uomo in più: il Parma deve solo gestire. E così fa, senza correre pericoli (gli ospiti perdono per infortunio Morra), e trovando alla fine il terzo bersaglio con l’acclamatissimo Corapi, tra gli idoli di casa, entrato da appena 5 minuti.
RIGORE E FUORIGIOCO La partita ha dato da fare alla terna arbitrale, alla fine promossa. Giusto non concedere rigore al Parma per un braccio in area di Ghiglione su cross di Di Gaudio: posizione e movimento del braccio sembrano coerenti con la corsa e non si ravvede volontarietà. Più complicato venire a capo di una confusa mischia in area parmense al termine della quale il pallone va in rete (43’) ma l’assistente De Troia annulla tra le proteste per un fuorigioco di Morra. Certo è che la Serie B deve pensare seriamente a dotarsi della Var, il tifoso che vede pure la serie A non può essere lasciato nella convinzione che il campionato della sua squadra (nell’occasione la Pro) possa contemplare errori arbitrali laddove il supporto tecnologico sta aiutando moltissimo la regolarità del torneo maggiore. Tanto per dire, a fine gara su arbitro e guardalinee si è abbattuta l’ira di Grassadonia, che ha contestato persino le ammonizioni. Sfogo che non ha certo guastato l’euforia del Parma che si gode il vertice della graduatoria. Almeno sino a stasera.
ROBERTO INSIGNE ATTACCANTE DEL PARMA Una giornata da protagonista assoluto, con scatti e serpentine. Nel primo tempo fallisce di un soffio il bersaglio, lo trova all’inizio ripresa su punizione.