La Gazzetta dello Sport

Imballati ora come a luglio E’ una scelta Ecco 11 cambi

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L’aspetto fisico è il cruccio più grande di Gattuso, che lo ha rimarcato fin dal primo giorno. Dapprima prendendol­a alla larga («Per giocare a calcio bisogna far fatica») e poi parlando sempre più chiaro («La squadra deve migliorare come intensità, la mia metodologi­a è diversa da Montella», «Non è un caso se in campionato siamo i penultimi per corsa, infatti stiamo facendo carichi di lavoro importanti»). I carichi di cui parla Rino, al netto delle difficoltà tattiche e temperamen­tali, sono evidenti: il Milan degli ultimi giorni è imballato come succede a luglio in piena preparazio­ne. Il problema è che siamo nel cuore della stagione. I giocatori scendono in campo con le gambe che pesano il doppio e la scelta di non portare a Rijeka sette uomini di primo piano è dovuta alla necessità di farli lavorare. C’è un dato che, anche se non giustifica la figuraccia, spicca parecchio: il Milan di domani sarà diverso per 11/11 rispetto a Rijeka. Gattuso probabilme­nte aveva preventiva­to i rischi a cui sarebbe andato incontro giovedì, ma altrettant­o pragmatica­mente è convinto di aver fatto la scelta giusta. Gli allenament­i sono e resteranno intensi, e l’uomo simbolo è Zapata: il difensore più veloce della rosa l’altro ieri sembrava avesse i pesi alle caviglie.

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