La Gazzetta dello Sport

Milinkovic-Savic, il duello dei fratelli cosmopolit­i

Per la prima volta rivali in Lazio-Torino: Sergej e Vanja, figli di sportivi, sono cresciuti in giro per l’Europa. Li accomuna la passione per la Nba

- Stefano Cieri ROMA

Sì, giusto così. Giusto che abbiano il doppio cognome, perché il Dna da predestina­ti dello sport glielo hanno trasmesso entrambi i genitori: Nikola Milinkovic, calciatore giramondo che, dopo essere cresciuto in Jugoslavia, ha speso la sua carriera tra Spagna e Austria, e Milena Savic che – prima di dedicarsi ai suoi pargoli – è stata giocatrice di basket a buoni livelli in Jugoslavia. Con due genitori così era inevitabil­e che Sergej e Vanja diventasse­ro dei campioni. Avrebbero potuto praticare lo sport della mamma (sono due giganti: il torinista è alto 202 cm, il laziale «solo» 191 cm), ma alla fine è prevalso l'amore per quello paterno. Anche se Vanja, alla fine, ha accontenta­to entrambi. È sì calciatore, ma – giocando in porta – usa le mani come si fa nel basket. E ha pure piedi che pochi portieri possono vantare: guardare, per credere, la traversa colpita su punizione in Torino-Carpi di Coppa Italia.

PREDESTINA­TI Sergej (della cui classe ormai si stanno accorgendo in tutta Europa) e Vanja lunedì si ritroveran­no per la prima volta da avversari in Lazio-Torino. Loro che – oltre a crescere insieme – hanno pure vinto in tandem un Mondiale Under 20 con la Serbia. Sono nati entrambi in Spagna, dove papà Nikola giocava: Sergej a Lleida, in Catalogna, (lì era Milinkovic senior nel 1995, quando il laziale nacque), Vanja a Ourense, in Galizia, dove papà Nikola si era trasferito due anni più tardi. Da qui, dalla nascita in Spagna, l’utilizzo del doppio cognome per i due fratelli in tutti i documenti ufficiali (nel Paese iberico è la norma). E dopo la Spagna, l’Austria, dove il padre ha vissuto la parte finale della carriera, prima di rientrare in Vojvodina, divenuta Serbia nel frattempo, dove i due Milinkovic hanno vissuto l’adolescenz­a. Per poi, da autentici cosmopolit­i, spiccare di nuovo il volo verso l’estero: Belgio (Genk) per Sergej, Inghilterr­a (Manchester Sergej Milinkovic-Savic, 22 anni, terza stagione nella Lazio Vanja Milinkovic-Savic, 20 anni, prima stagione nel Torino I due fratelli assieme United) e Polonia (Lechia Danzica) per Vanja. Con la Serbia sempre nel cuore, però. Insieme con mamma Milana i due fratelloni hanno fatto una donazione per ristruttur­are il campo di basket della scuola che avevano frequentat­o a Grbavica. Questione di cuore. Nei confronti della loro terra, ma anche dell’altra passione sportiva di entrambi, il basket. Ci hanno giocato prima di scegliere il calcio. Ma l’amore è rimasto, tanto l’uno quanto l’altro si attaccano alla television­e per seguire l’Nba. E poi ne parlano per ore al telefono.

Adesso che sono fisicament­e più vicini il legame è ancora più stretto. Per la gioia di papà Nikola e mamma Milana che non devono fare più il giro d'Europa per andare a trovare i due colossi. Anche se ormai al centro delle attenzioni dei coniugi Milinkovic c’è solo la piccola di casa, Jana, la dodicenne sorella di Sergej e Vanja. Ah, ovviamente anche lei ha lo sport nel Dna. Pratica la ginnastica artistica. E dicono che pure lei sia una predestina­ta...

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