La Gazzetta dello Sport

Handanovic: «Noi solidi...» Pjanic: «E noi più forti...»

Lo sloveno: «Ma si poteva fare qualcosa di più». Il bosniaco: «Siamo stati più pericolosi»

- Filippo Conticello INVIATO A TORINO

Il freddo annunciato da giorni si è infilato nelle ossa dei tifosi, ma non ha risparmiat­o i giocatori: a Torino ne è uscita una partita gelata. In freezer le speranze di sorpasso Juve, nel congelator­e lo scatto-scudetto nerazzurro: nel tepore di Napoli, invece, ci si immagina il controsorp­asso in vetta. Il fortino di ghiaccio eretto da Spalletti avrà pure lasciato tutto invariato lassù, ma l’Inter se n’è tornata a Milano più felice. Il messaggio alla compagnia è chiaro, questa squadra sa resistere pure nelle partite sotto zero.

BORJA SERENO Borja Valero, ad esempio, per una volta ha dovuto ricamare meno e badare più al sodo, ma a fine gara aveva un sorrisone sotto alla barba: «Non è vero che abbiamo avuto paura, quella mai – ha detto lo spagnolo -. Avevamo pensato una partita diversa, con qualche occasione in più: la Juve però è forte e in casa spinge tanto, e forse c’è mancata un po’ di cattiveria davanti». All’Allianz non ha potuto proseguire la corrispond­enza di amorosi sensi col suo bomber, ma in una gara come questa può essere tollerato: «Icardi è unico, ma stasera non siamo riusciti a servirlo molto bene. I pochi gol presi? Siamo molto

concentrat­i, un gruppo unito e questo si vede. Se il Napoli ci supera non cambia nulla, e non sarebbe cambiato anche se avessimo vinto, ci sono ancora tante partite», ha aggiunto Borja, il saggio. «Si poteva fare qualcosa di più, ma siamo solidi e questo è importante», ha rintuzzato Handanovic, decisivo nel sigillare il pari più volte. Oggi tornerà ad allenarsi coi compagni, Santon compreso (nulla di grave al ginocchio): martedì l’Inter aspetta in Coppa Italia il Pordenone, già vincente nella simpatia Social.

PJANIC DELUSO Uno che in campa parla la stessa lingua di Borja, Miralem Pjanic, ha parlato del cambio dovuto a un indolenzim­ento muscolare: «Non mi sono arrabbiato, è stato un cambio normale che ho chiesto io». Poi altre parole sul gelido 0-0 e sull’atmosfera in casa Juve: «C’era delusione nello spogliatoi­o perché siamo stati la squadra più forte e meritavamo da vincere. L’Inter è molto tosta, conosco bene Spalletti e sta facendo un grande lavoro, ma siamo stati più pericolosi e loro non hanno creato un granché», ha aggiunto il bosniaco. Anche lui, come Allegri, sa che sarà lunga, molto lunga: «Con questo ritmo si deciderà all’ultima partita». Sarà primavera, tutt’altra temperatur­a.

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