La pesca, Baresi e l’affare Verdi: per Bigon jr è un derby
Riccardo, d.s. Bologna, figlio di Alberto «Sono cresciuto a San Siro. E la prima comunione l’ho festeggiata a Milanello»
Articolo di Tuttosport del 1979. Il giornalista è a casa di Albertino Bigon, che sta vincendo lo scudetto con il Milan, e chiede ai due figli maschi il nome dei calciatori preferiti. Davide parte con l’elenco – De Vecchi, Maldera, Antonelli – mentre Riccardo sta in silenzio. Interviene la mamma: «A lui piace Franco Baresi». Il bambino ne capiva. Il bambino è diventato direttore sportivo del Bologna e stasera tornerà a San Siro, a metà tra teso ed emozionato: «Io sui gradoni di San Siro sono cresciuto. Ero lì nel giorno dello scudetto della stella e a Milanello ho festeggiato la prima comunione». Finivano gli anni Settanta, Rivera e Bigon abitavano a Milano e andavano al campo insieme. Sull’auto due giocatori, un bambino e (forse) una canna da pesca: «Mi lasciavano a pescare nel laghetto di Milanello», ricorda Riccardo, «non ricordo di aver mai preso nulla ma mi piaceva».
I SUOI GIOCATORI I Bigon sono calciatori da generazioni. Il nonno, carattere più espansivo, giocava con una palla di stracci in Africa durante la guerra, Riccardo è silenzioso come papà e sta dietro le quinte. Differenze: Albertino nelle interviste diceva che odiava viaggiare, mentre Riccardo per lavoro prende aerei. Ha visto giocatori in mezzo mondo e da dirigente ha fatto uno strano giro d’Italia: Reggina-Napoli-Verona-Bologna, da anni con un gruppo di lavoro romano-ligure (gli osservatori Mantovani-Micheli-Zunino). Isole escluse, c’è di tutto ma nessuna esperienza è andata bene come quella di Napoli: Bigon ha contribuito a scegliere Cavani, Higuain, Mertens, Callejon, Koulibaly, Albiol, Jorginho, Reina, Ghoulam, Strinic e Zapata. In quegli anni ha lavorato anche con Marco Fassone, con cui ha un buon rapporto anche se un anno e mezzo fa non gli ha fatto un gran favore. Appena arrivato a Bologna, Bigon ha dato un milione e mezzo al Milan per Simone Verdi, che oggi per quella cifra non si sposta nemmeno per un’amichevole. La pesca a Milanello, quella volta, non è andata male.