Pastore e Di Maria Le riserve di lusso salvano Emery
Psg torna alla vittoria dopo due k.o., è già campione d’inverno. La terza rete è di Mbappé
L’essenziale era non ripetersi. Non ripetere cioè le due ultime prestazioni. Due stop inattesi. Soprattutto quello in casa della neopromossa Strasburgo: una figuraccia (2-1). E poi quello in Baviera, con tre schiaffi rimediati dal Bayern (3-1) che ha risvegliato incertezze europee di una squadra dalle ambizioni sfrenate in Champions, ma poi preda di improvvisi vuoti. Nonostante star alla Neymar, ieri assente per squalifica.
FUORICLASSE Contro il Lilla, il Psg comunque è uscito dallo stagno, laureandosi già campione d’inverno, con Mbappé e soprattutto Di Maria e Pastore. Gente che sarebbe titolare in qualsiasi altra squadra. Non a Parigi declassati al ruolo di controfigure, spinti in panchina dal brasiliano e da Mbappé. Il francesino da 180 milioni comunque ieri c’era. Brillante nel primo tempo anche con l’assist per il vantaggio di testa di Di Maria (28’). E con il sigillo finale (48’ s.t.). Pastore dal 1’ c’era solo per turnover a centrocampo, da mezzala al posto di Draxler, con Rabiot e un Verratti all’incipit del vantaggio. E anche del raddoppio con il recupero che libera Cavani. Movimento che prosegue con Di Maria e l’inserimento per il destro potente di Pastore (4’ s.t.). Per il resto, è un Psg senz’anima, che si accontenta di possesso palla e improvvise accelerazioni.