La Gazzetta dello Sport

CONTE, LONDRA E’ SEMPRE PIÙ LONTANA

- di MIMMO CUGINI email: mcugini@gazzetta.it twitter: @mcugini1

La tormentata vita londinese di Antonio Conte si arricchisc­e di un altro capitolo amaro. Con la sconfitta nel derby col West Ham i campioni d’Inghilterr­a in carica dicono addio al sogno di ripetere l’impresa dello scorso anno e per il tecnico italiano diventa sempre più probabile l’addio alla «city» e il ritorno in Italia. Non era andata meglio a Claudio Ranieri che dopo la trionfale stagione col Leicester non era riuscito a ripetersi tanto che poi a fine febbraio per lui arrivò l’esonero. I casi sono diversi perché l’impresa realizzata da Ranieri resterà nella storia del calcio inglese come qualcosa di irripetibi­le, mentre il titolo vinto da Antonio Conte è arrivato comunque alla guida di una grande d’Inghilterr­a. Ma il paragone serve a far capire che in Premier il livello tecnico si alza ad ogni stagione come giustifica ampiamente l’investimen­to dei due club di Manchester, non a caso davanti a tutti in classifica e che oggi si giocano un pezzo di titolo nel derby di andata a Old Trafford. Conte già nella scorsa estate aveva riflettuto sull’idea di tornare in Italia, tentato dalla pressione di Suning prima che il gruppo cinese proprietar­io dell’Inter svoltasse su Spalletti. Il fatto che sia rimasto sulla panchina dei Blues non significa che i rapporti con Abramovic e la dirigenza siano migliorati, tutt’altro. Conte avrebbe voluto un mercato più ricco per potenziare un organico che anche in Champions ha dimostrato i suoi limiti, tanto da chiudere il girone alle spalle della Roma dopo aver subìto un’autentica lezione di calcio dai gialloross­i all’Olimpico. Non è andata come lui sperava e nel frattempo dopo le sirene nerazzurre da Milano anche la sponda rossonera ha bussato alla porta di Conte, quando Montella era in bilico e l’addio di Antonio al Chelsea sembrava imminente. Ci pare difficile ipotizzare la terza stagione di Antonio a Stamford Bridge, più probabile che a primavera l’ex c.t. azzurro valuti le proposte che sono già arrivate e arriverann­o di nuovo da Fassone e magari pure quelle della nostra federazion­e, dentro la quale quasi tutti, in attesa dell’elezione del presidente, sperano in un suo ritorno per rimettere a posto i cocci del calcio italiano, devastato dalla mancata qualificaz­ione al Mondiale di Russia 2018. Conte il restaurato­re dovrà solo scegliere. Alla Juventus, in Nazionale e al Chelsea ha dimostrato le sue capacità di saper rifondare dalle ceneri fino ad arrivare a grandi risultati. Tre scudetti coi bianconeri, un grande Europeo con gli azzurri svanito solo ai rigori con la Germania e un titolo di Premier con il Chelsea sono i risultati che porta in dote. Insomma, lui sa come si fa. Tra qualche mese dovrà decidere il suo futuro, ma Londra sembra ogni giorno più lontana.

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