Citro più Dionisi: Frosinone primo, il Brescia s’inchina
Longo torna al successo dopo 4 pareggi di fila Amaro il ritorno di Marino: soliti problemi davanti
Ritorno amaro in Ciociaria per Pasquale Marino. Il suo Brescia perde 2-0 contro il Frosinone che torna alla vittoria dopo 35 giorni e quattro pareggi di fila. E grazie al successo firmato da Citro e Dionisi (un gol per tempo), la squadra di Moreno Longo almeno per una notte affianca in vetta il Parma. Padroni di casa schierati con il 3-4-1-2 e ospiti che rispondono con il 3-5-2. Nel Frosinone in attacco non c’è Dionisi al quale viene preferito a sorpresa Citro, mentre in difesa rientrano Terranova e Ariaudo. Marino per cercare di imbrigliare la manovra della sua ex squadra, decide di fare densità a centrocampo dove Machin in posizione centrale mette in mostra le proprie qualità, mentre Bisoli e Furlan agiscono con ordine sulle corsie. A Torregrossa e Caracciolo, invece, è affidato il compito di fare breccia nella retroguardia frusinate. Gli attacchi del Brescia, però, si infrangono contro il muro giallazzurro. Il più incisivo tra gli ospiti è Caracciolo marcato stretto da Ariaudo e Terranova. In mezzo al campo Gori e Maiello, in giornata di grazia, e ben supportati dagli esterni Beghetto e Matteo Ciofani, permettono al Frosinone di avere la meglio sugli avversari.
VOLONTÀ La squadra di Longo ha più fame di vittoria, crea più di un pericolo dalle parti di Minelli e al 29’ passa in vantaggio: Ciano inventa un delizioso assist per Citro che entra in area, supera Coppolaro e di interno sinistro insacca nell’angolino più lontano. Il Brescia perde la bussola e il Frosinone potrebbe raddoppiare con i fratelli Ciofani e con Brighenti. A inizio ripresa ospiti subito pericolosi con un colpo di testa di Gastaldello e con Caracciolo che con un il tacco prova a sorprendere Bardi che, però, in tuffo sventa. Finita la sfuriata bresciana, il Frosinone si riprende la scena e al 30’ raddoppia: angolo di Soddimo, deviazione di testa di Brighenti, palla sui piedi di Dionisi che di destro sorprende Minelli. A 8’ dalla fine l’espulsione di Meccariello (duro intervento su Dionisi) lascia il Brescia in 10. Caracciolo di testa e su punizione prova ad accorciare, ma Bardi abbassa la saracinesca. Marino dovrà lavorare per ridare fiducia a un Brescia che denota una scarsa incisività in attacco dove il solo Caracciolo non basta, mentre in difesa si vedono troppe incertezze di troppo.