Il Venezia non sa più vincere Pro Vercelli, pari con merito
Inzaghi non basta Cernuto: un errore di Audero regala la palla dell’1-1 a Firenze
Un mesetto senza vittorie danno 3 punti in 4 partite: la flessione del leone veneziano è nei numeri. Sul campo invece la squadra non sembra appannata. Sì, c’è una difficoltà a finalizzare e qualcuno là davanti, vedi Zigoni, non è al meglio altrimenti al 51’ saltando solo soletto in mezzo all’area non avrebbe spedito orribilmente alto il facile colpo di testa. Però nel complesso gli arancioneroverdi producono gioco ed occasioni contro un avversario, la Pro, altrettanto manovriero e pericoloso. Insomma, ne è venuta fuori una partita interessante e il pareggio appare la conclusione più equa perché entrambe le formazioni hanno alternato errori a giocate pericolose e alla resa dei conti pure sul piano delle occasioni da gol c’è un sostanziale equilibrio. Certo in casa veneta il rammarico è grande perché il vantaggio ottenuto da un formidabile stacco in elevazione del difensore Cernuto, capitano di giornata, è stato vanificato dall’unico errore del giovane portiere Audero (per il resto impeccabile) giusto al 45’ della prima frazione. Andando al riposo in vantaggio, chissà...
L’USCITA Capita invece che sull’ennesimo cross da sinistra della Pro, il pallone sbatta sulla fronte di Cernuto e si impenni sulla coppia Morra-Bruscagin in lotta per prendere posizione in mezzo all’area. Non ci sarebbe bisogno di un intervento del portiere poiché l’attaccante piemontese è spalle alla porta e pure ben guardato, invece Audero decide di muoversi per andare a prendere quel pallone. Purtroppo per lui sbaglia il tempo dell’uscita e va a sbattere sul compagno mentre cerca di allontanare di pugno. Così la respinta, cortissima, capita sul piede di Firenze, che a porta vuota non può sbagliare il semplice tap-in.
ALTERNANZA La ripresa è più divertente e più ricca di opportunità perché entrambe puntano al bottino pieno. Vedendo giocare la Pro non si capisce come mai sia così in fondo alla classifica: la manovra si snoda piacevole e incisiva. Il Venezia, tenace e reattivo, piazza un paio di contropiede pericolosissimi. Il più micidiale sarebbe quello del 53’ in quanto è un tre contro due che finirebbe in gloria se Marsura, giunto al limite, eseguisse un appoggio elementare sulla destra per il liberissimo Falzerano. Invece va a caccia di gloria personale e il portiere gli para la conclusione. Chissà Inzaghi...