La Gazzetta dello Sport

I dolori della Vonn Continua il momento nero Si accascia dopo l’arrivo

Una fastidiosa compressio­ne vertebrale: ospedale e antidolori­fico Brignone incanta in superG: è quarta. «Sentivo l’adrenalina a mille»

- Marisa Poli INVIATO A ST.MORITZ (SVIZZERA)

Adue mesi dai Giochi di PyeongChan­g l’Italia femminile cala un altro asso. Non c’è solo Manuela Moelgg a brillare con i due podi in gigante, gara dopo gara salgono le quotazioni e i risultati di Federica Brignone. Al suo primo superG della stagione, dopo la rinuncia alla trasferta di Lake Louise per la pubalgia, c’è un quarto posto pesante. «Questo legno vale tantissimo. Sono felice, non me l’aspettavo» sorride Fede, che a febbraio aveva lasciato St. Moritz con il magone della medaglia di legno in gigante. Alla fine questo infortunio che dovrà gestire per tutta la stagione l’ha come liberata, di certo rafforzata. «La tuta mi va larga – afferma la Brignone -, non riesco a sciare molto e non so se da un giorno all’altro il dolore tornerà. Ma in pista ho buone sensazioni».

VONN Non è stata una gara facile per le atlete. La partenza è stata abbassata per cercare di evitare il vento (20 secondi in meno del superG originale). Nonostante tutto le interruzio­ni sono state numerose, a partire dalla prima, proprio quando al cancellett­o c’era Lindsey Vonn, in partenza con il pettorale numero 4. Partita dopo essere rimasta per lunghi minuti alla partenza, a -10 gradi, la Vonn si è infortunat­a alla schiena all’altezza della quinta porta del superG. Si è procurata la compressio­ne vertebrale che le ha bloccato una vertebra lombare, ciò non le ha impedito di registrare il miglior intermedio nell’ultimo tratto, ma al traguardo è crollata sulla neve, dolorante, ed è uscita dalla pista solo con l’aiuto di un addetto. Dopo un’ora nella tenda dell’assistenza medica e un’iniezione di antidolori­fico è stata accompagna­ta in clinica per i controlli. E’ finita nelle reti anche la Gut, dopo aver messo alla prova le ginocchia ma senza gravi conseguenz­e.

RITORNO Se non ha brillato la Shiffrin, St. Moritz registra il ritorno in alto di Anna Veith alla quarta gara dal rientro dopo le due stagioni saltate, è già quinta e vicinissim­a alle migliori, ma dietro alla Brignone, che esulta: «Guardo sempre a che cosa devo migliorare e so di aver tenuto troppo alla terz’ultima porta. Non ho fatto le linee che volevo, ma ho cercato in ogni secondo di mollare gli sci”. Il cronometro ha registrato l’imperfezio­ne con un ritardo di oltre tre decimi accumulato nell’ultimo tratto, quello che bastava per salire più su. La vincitrice, la svizzera Flury, che non era mai andata oltre al quinto posto in Coppa del Mondo, ha tagliato il traguardo del mini superG in 1’02”59, con 10 centesimi di vantaggio sulla compagna di squadra Michelle Gisin, 16 sulla Weirather, detentrice della coppa di specialità, e 34 su Fede. Un risultato comunque straordina­rio, visto che la Brignone è reduce da due mesi di tanta terapia e pochissimo sci. «In partenza ero tesa, ma piena di adrenalina. Sono stata fortunata con la visibilità – ammette la Brignone -, altre vedevano meno. Ma capita, per esempio: in combinata ai Mondiali quando sono scesa io nevicava». E l’ex skiman della Compagnoni, Mauro Sbardellot­to, che da anni prepara gli sci di Fede, è sicuro: «Da quando viaggia in compagnia di suo fratello è cambiata. Se continua con questa testa, all’Olimpiade ci divertirem­o». AZZURRE La Schnarf conferma con un’altra top ten la ritrovata confidenza con il superG, era stata sesta a Lake Louise, qui è settima a 68/100. “Ho pasticciat­o un po’ con la linea nella parte centrale – confida -, ma sono ancora lì”. Elena Fanchini piazza un 14° posto partendo da terz’ultima, con il 58, oltre due ore dopo le migliori. Marta Bassino è 25a e parte oggi nelle 30, a punti c’è anche Anna Hofer, 28a. Per Sofia Goggia invece, finita lunga e fuori dopo 15” di gara continua il periodo nero e non certo fortunato (per dire, ieri una folata ha fermato la gara proprio prima di lei). «Uscire dopo 4 porte non è una questione di tecnica, ma di testa» non si dà pace l’azzurra. «E’ stato un errore mio, mi sono fatta scaricare - spiega la Goggia, dibronzo in gigante ai Mondiali di St. Moritz dello scorso febbraio -. Al cancellett­o ero tranquilla, non so che cosa succede e come risolvere questo momento. So che basta una virgola per uscirne, ma non l’ho ancora trovata». Se il serpente del Maloja, la nebbia che avvolge le montagne intorno a St. Moritz, lo concederà, gli organizzat­ori per oggi hanno messo in calendario una doppietta. Oltre al superG delle 10.30, valido di per sé, alle 13.30 si tornerà in pista per lo slalom della combinata annullata venerdì.

In terapia da due mesi, poco sci, ma Fede vola: «Non me l’aspettavo» Vince la Flury

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AP Lindsey Vonn, 33 anni, riesce ad arrivare nel superG di St.Moritz, ma crolla. Sotto, Federica Brignone , 27 anni
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