Ferrari fa rinascere il Vicenza Il Bassano sempre più in basso
BASSANO DEL GRAPPA (Vi) In un braccio di ferro tra fragili e depressi che in campionato mancava da 87 anni (unico precedente vinto anche allora dal Vicenza), la squadra del capoluogo agguanta il derby poiché fa meno peggio dei padroni di casa, dire meglio sarebbe obiettivamente ardito. Del resto i numeri esplicitano la povertà totale di entrambe le squadre: il Vicenza rimette la testa fuori dalla sabbia dopo quattro ruzzoloni di fila regalando la prima gioia a Zanini in panchina, mentre Bassano non si risolleva nemmeno col cambio al timone e continua ad aggiornare un ruolino raggelante: 1 punto e 3 reti a referto nelle ultime 9 gare (10 se si considera anche il flop di Coppa Italia). Così da una parte Zanini sospira («Solo un episodio poteva decidere la gara, noi non siamo stati brillanti, ma finalmente concreti»), mentre sull’altra sponda l’esordiente Colella mastica amaro («Abbiamo fatto cose buone, ma serve un’altra intensità caratteriale, siamo troppo misurati e controllati, così non va»).
PAURA Sicchè in copertina ci finisce Ferrari, che da subentrante si prende un rigore d’astuzia («È la sua specialità», dirà Colella) e lo trasforma di giustezza. Un tiro da 3 punti che consente al Vicenza il riaggancio in classifica proprio ai danni di Bassano, risucchiato ora in piena bagarre. Match dominato dalla paura e infarcito di errori di ogni tipo. Per un tempo le trame migliori sono del Bassano che orfano delle punte titolari fattura solo una conclusione di Diop riequilibrata da una sassata di Lanini. Nella ripresa Valentini sventa sulla volée di Minesso poi Ferrari finisce a terra dopo un contatto con Bizzotto e il Vicenza decolla dal dischetto.