SCONTRI DIRETTI
Il tecnico usa sempre più il web per caricare l’ambiente. José, che parlava di «rumore dei nemici», ora lo applaude: «Ha la sua storia»
José Mourinho si nutriva del «rumore dei nemici». Luciano Spalletti quei nemici va a stuzzicarli direttamente, e lo fa attraverso i social, quasi ogni settimana, un modo di comunicare che piace al popolo nerazzurro. Empatia ormai totale fra Luciano da Certaldo e le truppe che un tempo pendevano dalle labbra di José da Setubal.
GUFI, CIGNI E... «Vedo molti dispiaciuti per questa prima sconfitta che tarda ad arrivare, come se pensassero che sia un incantesimo da spezzare per far diventare il cigno un brutto anatroccolo... Sappiano però che per adesso la fiaba è un’altra: è quella in cui sono i gufi a diventare colombe». Ecco l’ultimo post su Instagram, profilo da 170mila seguaci, in costante crescita. E ancora: «Bravi ragazzi, grande prova e... fogne vuote anche questa settimana». Di fogne come «casa» degli interisti aveva parlato un opinionista-tifoso bianconero durante un programma su Jtv, canale ufficiale del club campione d’Italia: episodio di una tristezza infinita, comunque subito condannato da casa Juve.
STRATEGIA Instagram anche come megafono di messaggi indirizzati a giornalisti, tifosi e spogliatoio. Così una settimana fa, quattro righe su una foto che immortalava la squadra abbracciata ai piedi della Curva: «Il gruppo compatto è la miglior classifica che amo guardare dopo ogni partita». Altro «messaggino» prima di Cagliari: «Solo nella mente dei nostri nemici può esistere una distinzione tra Ieri Luciano Spalletti ha postato questa foto contenente un lungo messaggio sul profilo instagram. Il commento del tecnico: «Bravi ragazzi! Grande prova e... fogne vuote anche questa settimana!» esclusi e titolari. Le partite si vincono tutti insieme durante la settimana. Sempre più uniti. Sempre più Inter». Dedicato solo al popolo di San Siro, infine, il post del 17 novembre scorso, con i numeri impressionanti a livello di presenze allo stadio (sempre ben oltre 50mila spettatori ogni gara) e una sentita «carezza»: «La vostra clausola rescissoria non ha prezzo. Onorati di essere la vostra passione».
UNA COSA SOLA Ciò che più compatta l’intero ambiente sono naturalmente i risultati, l’atteggiamento della squadra e un senso di appartenenza generale che sembrava disperso nell’ultima complicata stagione. L’Inter è prima in campionato e a livello di gare ufficiali è l’unica squadra imbattuta nell’Europa che conta: per intenderci, il Barcellona ha perso in Supercoppa spagnola, il Manchester City è stato battuto in Champions. Curriculum stagionale: 40 punti in campionato, 12 vittorie e 4 pareggi, 2,5 punti a partita di media. E in questo senso, Spalletti è davvero una garanzia in A: da quando è rientrato in Italia (gennaio 2016) viaggia a 2,37 punti a partita; 133 punti in 57 gare nel suo
Confortante, in questo campionato, la classifica degli scontri diretti fra Juventus, Napoli, Roma e appunto Inter: banda Spalletti punti 5 (pareggi a Napoli e Torino, vittoria a Roma); Juventus punti 4 (pari con l’Inter e vittoria a Napoli); Napoli punti 4 (vittoria a Roma, pareggio in casa con l’Inter, sconfitta interna con la Juve); Roma punti 0 (sconfitte interne contro Inter e Napoli). Il 23 dicembre si giocherà Juve-Roma, e solo i bianconeri potrebbero quindi fare meglio dell’Inter. Spalletti è totalmente entrato nella testa dei suoi ragazzi e ora pretende uno step ulteriore: «Adesso ragioniamo da grande, sempre». Si riferisce soprattutto ai due 0-0 contro Napoli e Juve: «In alcuni momenti siamo stati timorosi, eppure tutto quello che abbiamo ottenuto finora ce lo siamo guadagnato e dobbiamo tenerlo a mente. Invece non sempre abbiamo avuto la giusta rabbia, come se pensassimo di non meritarci di stare qui. Come se qualcuno ancora non ci creda di essere cresciuto così tanto». Intanto Mou saluta da Manchester: «Luciano ha la sua storia, e sono conytento di questa Inter».