La Gazzetta dello Sport

Handanovic & co., il muro è nerazzurro

Portierone, le due rocce centrali, lo schermo Vecino: a Torino ottava volta su 16 senza subire gol

- Luca Taidelli MILANO @LucaTaidel­li LUNEDÌ 11 DICEMBRE 2017

Dire che l’Inter di Spalletti alza il muro potrebbe sembrare riduttivo ma rende l’idea di quanto sia solida la casa nerazzurra. Anche perché l’asse centrale che si è esaltata anche contro una Juve che allo Stadium non restava a secco da 44 partite ha un’altezza da granatieri in cui nessuno va sotto i 186 centimetri e in panchina come mancia ci sono i 195 di Ranocchia. Il risultato è che l’Inter nei tre incroci con le prime – tutti in trasferta – ha preso gol soltanto da Dzeko, il 26 agosto. Con Reina e Alisson (che però ha giocato una gara in meno), Handanovic è il portiere meno battuto del torneo: appena 10 reti subite, 0,625 a partita. Con i due colleghi condivide anche il primato di clean sheet (match senza subire gol): nella giornata degli 0-0, sono saliti a 8. Il segreto ovviamente sta nel lavoro di Spalletti e del suo staff, oltre che nello sforzo collett ivo in cui a partire da le reti subite dall’Inter, che ha la miglior difesa con Napoli e Roma. I gialloross­i però devono ancora recuperare il match contro la Sampdoria Icardi – quello più lontano dalla porta – tutti danno una mano e ragionano di squadra. Concetto sconosciut­o fino al maggio scorso.

TRIO D’ACCIAO Ma a Torino ha brillato soprattutt­o la spina dorsale bassa. A partire da Handanovic (193 cm), di nuovo decisivo e probabilme­nte mai così costante da quando è arrivato a Milano. Sarà la completa maturità, sarà la voglia di quella Champions che insegue da una vita, fatto sta che lo sloveno in 16 partite ha avuto solo un paio di passaggi a vuoto (contro Samp e Verona), peraltro indolori visto che sono arrivate comunque due vittorie. Di Skriniar (188 cm) si è detto e scritto di tutto. Il 22enne ha superato anche il crash test Higuain e dopo una scivolata che al 9’ ha rischiato di far segnare Mandzukic, anche a Torino non ha sbagliato nulla. Al suo fianco un Miranda (186 cm) che non ha l’esplosivit­à del compagno ma – come sottolinea Spalletti – ha l’esperienza per adattarsi sempre all’avversario. Ogni tanto Joao sbaglierà qualcosa in uscita, ma ha soffocato il Pipita a colpi di anticipi e ruvidezze da vero leader.

DIGA E MOLTO ALTRO Il capolavoro però contro la Juve lo ha fatto anche Vecino (187 cm). Senza Gagliardin­i per tre quarti di gara, il lavoro sporco è toccato soprattutt­o all’uruguaiano che tra agonismo, compasso lungo e intelligen­za tattica è stato uno schermo invalicabi­le, sporcando le linee di passaggio avversarie e provando anche qualcuna delle sue ripartenze. Quando l’Inter in luglio decise di pagare alla Fiorentina la clausola di 26 milioni per Matias, in tanti storsero il naso. Ora invece il suo contributo è senza prezzo proprio perché sa interpreta­re le due fasi e non è certo uno cui trema la gamba in certe partite. Del resto, dopo certe «guerre» sudamerica­ne tra Coppa America e qualificaz­ioni mondiali lo Stadium al 26enne di Canelones deve essere sembrato un giardinett­o. E il trapianto viola è completato da Borja Valero, altro insostitui­bile anche se con i suoi 175 centimetri sporca la media del muro. Tornato davanti alla difesa con l’inseriment­o di Brozovic, lo spagnolo mai come a Torino è stato la balia nerazzurra. Il riferiment­o cui appoggiare palloni che scottavano causa pressing bianconero e che lui gestiva con la calma dei grandi. Anche a costo di rischiare qualcosa. I passaggi positivi – voce che spesso premia un difensore perché fa solo appoggi – sabato lo hanno visto primo della classe con 68. L’ombelico del mondo Inter che nel finale ha avuto bisogno anche di Gagliardin­i (188 cm) per blindare la porta in una serata in cui il gioco sulle fasce non era f luido come al solito, i terzini hanno spinto meno e sofferto Cuadrado e Manzukic, mentre gli esterni offensivi e Icardi hanno offeso ben poco. Ma l’Inter capolista è squadra pure in questo.

le gare in cui Handanovic non ha subito reti. Record condiviso con i colleghi Reina e Alisson, oltre a Buffon+Szczesny che però hanno preso 14 gol totali

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GETTY Samir Handanovic, 33 anni, all’Inter dal 2012
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GETTY Matias Vecino, 26, primo anno in nerazzurro
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