Pjanic, voglia di scudetto «Il settimo sarà il più bello»
Edin – Pjanic, non Dzeko – ha un sorriso tenero che allarga il cuore. Giochicchia a Tetris nella zona mista dell’Allianz, mentre il babbo distribuisce risposte ai cronisti. Usa il francese con lo staff della Juve, ma poi urla a Miralem in italiano: «Papàààà». Edin Pjanic, figlio del regista bianconero, è una superstar dei Social: para con i guanti come Buffon, calcia al volo come Dybala e pazienza per i muri del salotto. Dopo aver diretto l’orchestra contro l’Inter ed essere uscito con volto rabbuiato, Miralem se l’è portato dietro. In quest’atmosfera più familiare del solito, il bosniaco ha comunque lanciato un anatema bellicoso prima di lasciare lo stadio: «Volete tutti che la Juventus cominci a perdere, per avere una nuova squadra in vetta dopo sei anni. Lo so, è normale però noi continuiamo a lottare», ha detto in televisione.
IL PIÙ BELLO L’indolenzimento muscolare che l’ha costretto a chiedere il cambio sabato non pare niente di che e per Allegri è una lieta notizia: non c’è stata alcuna scintilla tra i due quando Bentancur ha preso il posto di Mire. Anzi, il big match ha confermato che senza Pjanic non si canta messa: con un Dybala così giù, la sua tessitura in mezzo è ancora più decisiva per alzare la qualità della trama. Da un po’ Max gli ha messo due dioscuri ai lati ed è evidente che la diga regge meglio: «Pure a Napoli avevamo giocato più o meno così, a 3 a centrocampo, ma il modulo non vuol dire niente – ha ammesso Mire –: ultimamente stiamo facendo bene la fase difensiva tutti insieme e su questa base dobbiamo continuare, sappiamo che il campionato italiano si vince così. Starà a noi continuare, facendo qualcosa in più davanti». Il calendario, tra due settimane, mette Pjanic davanti alla sfida più sentita e sarà un altro mattone verso la costruzione più grande: «La sfida alla Roma del 23 dicembre conta quanto quella con l’Inter, che ha comunque dimostrato di essere una candidata molto seria il titolo. Saranno tre punti da prendere su una diretta concorrente», l’aggiunta del bosniaco. Ma con discorsetto generale sulla lotta per il titolo: «Dopo Napoli e Inter ci sentiamo rafforzati nella convinzione di essere i più forti: questo gruppo sta dimostrando forza e grande unità. Abbiamo ancora tanta fame e voglia di vincere questo settimo scudetto: sarebbe il più bello perché ci sono tante squadre che lo vogliono». Edin, invece, vuole solo andare via dallo Stadium: dopo essere stato dolcemente spupazzato pure da Allegri, che ha un bimbo poco più grande, azzarda pure una scivolata sulle caviglie del papà. Forse è davvero il momento di andare o forse al piccolo Edin piace tanto pure Chiellini.