Il Sassuolo si tira su Zenga, la prima è amara
Emiliani non vincevano in casa in campionato da oltre 6 mesi Difficile debutto del tecnico: è il quarto k.o. di fila per il Crotone
Non destar il Sassuolo che dorme. Si azzarda il Crotone, ed è la svolta di Iachini: prima vittoria in campionato in casa, sorpasso in classifica sul diretto concorrente per la salvezza e balzo a +3 sulla zona calda della classifica. A forza di attenderla, a forza di tirarle i lunghi baffi nei primi minuti della ripresa, alla fine la tigre che dormiva dentro a Goldaniga e Politano si sveglia e sbrana gli squali calabresi, la cui reazione si rivelerà poi tardiva. A scongelare i neroverdi, chiusi dentro ad un enorme congelatore chiamato Mapei Stadium, sono Goldaniga e Politano: le loro poderose picconate fanno crollare il muro rossoblù, in fondo alla settimana che ha portato sulla panchina ospite Zenga, subentrato a Davide Nicola.
IL VERO POLITANO A Reggio Emilia succede che una sfida ultrattattica e fisica, giocata sotto un gelido nevischio, prenda all’improvviso una piega favorevole al Sassuolo per effetto pure dell’approccio soft dei calabresi dopo l’intervallo. Come se la buona gestione del pallone e quelle sporadiche fiammate del primo tempo potessero bastare per tutto il match contro un Sassuolo cui mancava invece solo una scintilla per accendere il fuoco del riscatto. E quel falò emiliano tra gli igloo si accende davvero al 4’ della ripresa, per merito di un attaccante aggiunto, Goldaniga, che colpisce di testa in area sull’assist di Politano, sorprende Ajeti e compagni e rompe l’incantesimo. Ne consegue, sulle ali dell’entusiasmo, il raddoppio di Politano, tornato a suoi livelli eccelsi con un destro a giro d’alta scuola, prima del gol della speranza degli ospiti, ottenuto solo grazie ad un autogol di Acerbi che col ginocchio insacca nella propria rete nel tentativo di anticipare Budimir su un cross di Mandragora.
MISTERO BERARDI La reazione del primo Crotone di Zenga (che in verità ha avuto solo due giorni effettivi per preparare la partita) si esaurisce 2’ dopo l’1-2 con un tiro di Budimir respinto col corpo da Lirola che nell’occasione si immola. L’ex tecnico del Samp le prova tutte inserendo Aristoteles e Trotta e organizzando un robusto tridente d’attacco, laddove nei primi 45’ gli esterni Tonev e Stoian si piazzavano spesso sulla linea dei centrocampisti in un 4-3-3 camuffato. Alla costante ricerca del Berardi perduto (anche ieri luci ad intermittenza), invece, il Sassuolo decide allora di riprendere il comando delle operazioni e si permette pure il lusso di sbagliare un rigore con lo sciagurato Matri al 44’ (il 4° penalty fallito dai neroverdi in questo campionato). Seguiranno 4’ di pura sofferenza, ma il risultato non cambierà. Tre punti di svolta per Iachini, piacere che al pubblico di casa mancava dalla notte dei tempi: 21 maggio scorso, 6-2 sul Cagliari.