LE PAGELLE Il dottor Oddo ha trovato la cura L’Udinese stende il Benevento
Vittoria di fila per il nuovo tecnico dei friulani. Barak e Lasagna puniscono Brignoli che stavolta non fa il miracolo. De Zerbi: «Serve gente che conosca la Serie A»
Massimo Oddo ci ha preso gusto. E con l’Udinese. Non aveva mai vinto una partita in Serie A e ora ne ha vinte due di fila, necessarie, indispensabili per tirarsi fuori dai guai e far dire ai suoi ragazzi: «Ora guardiamo in alto e non più in basso». Se ci mettiamo la goleada in Coppa Italia col Perugia siamo a tre di fila e col Napoli al debutto non ha certo sfigurato. Ieri è arrivato pure il dominus Gino Pozzo da Londra per vedere se la scelta fatta era giusta. Non gli si può dar torto. «Perché ora facciamo più tattica e sappiamo tutti cosa fare», racconta Kevin Lasagna, autore del raddoppio che ha messo al tappeto il Benevento, il suo quarto gol, sempre da titolare, mentre a Carpi segnava quando subentrava.
SOLIDITÀ L’Udinese è più solida, concreta, anche cinica. L’abito del 3-5-2, che qui evoca ricordi di guidoliniana memoria, con un Nuytinck da applausi, sta bene a una squadra che, in questo caso, può permettersi l’inconsistenza di Fofana, pasticcione anche in mezzo, e la giornata storta di Jankto. Ma esalta la qualità dell’ultima scoperta Barak che alla partita dà una svolta precisa. Non perdona dopo 5 minuti sul mancato intervento di Del Pinto e va a prendersi di forza una palla che porta avanti prima di servire un delizioso assist a Lasagna che infila il 2-0. In questa squadra pure Lopez sembra Maxi, fa più il rifinitore che il puntero, sgobba e recupera palloni. In 41’ la pratica Benevento è chiusa e quel che conta è che, pur non mostrando sprazzi di gioco straordinari, la squadra non sbraca mai. Pure Adnan che un tempo correva a vuoto ora è tatticamente disciplinato.
BENEVENTO La squadra di De Zerbi, che è partita forte e a tre e ha finito col caos organizzato, puntava sul Friuli per dare la svolta. Proverà a darla con la Spal. Ma il tecnico, che i giocatori stimano, e che fa giocar bene, chiede rinforzi: « A gennaio serve gente che conosce la categoria e poi dobbiamo essere più precisi». Vero. L’attacco è fermo a 8 gol, la difesa ne ha presi 38. L’Udinese ha tirato tre volte nello specchio: due gol e una traversa, il Benevento svariate volte, tante fuori, in alcune ha trovato Bizzarri attento, in altre ha sprecato con Puscas, Armenteros, D’Alessandro che, pure, è l’uomo di maggior qualità. L’altro, Ciciretti, è entrato tardi, ma i maligni sostengono che il mancato rinnovo non lo faccia vedere di buon occhio. Il talento ce l’ha.