UN TERZO DI CAMPIONATO E L’OLIMPIA CHE AFFANNA
Un terzo del campionato è scivolato via con un un bel po’ di spunti interessanti. Merita solo applausi la stagione finora super di Brescia (che ha sì perso l’imbattibilità ma non la consapevolezza di poter recitare fino alla fine un ruolo di primo piano), mentre le difficoltà di Milano non solo in Eurolega ma anche in campionato non erano affatto pronosticabili. Non può essere certo una giustificazione l’assenza nelle ultime gare di un giocatore come Goudelock per assolvere una squadra che rispetto alla scorsa stagione, a parità di giornate, ha ben sei punti in meno (ed è deficitaria anche in Europa, con -2 punti dopo 11 giornate rispetto all’anno precedente). Insomma, dopo dieci gare era lecito attendersi ben altra sostanza, anche per il maestoso budget: ieri Torino l’ha agganciata al secondo posto (assieme ad Avellino e Venezia, tutte sconfitte) al termine di una gara persa senza mai lottare e segnando dopo 30’ la miseria di 35 punti (contro i 52 degli avversari). Altro tema è la solidità dei coach: si è cambiato poco o nulla, e chi ha avuto la forza di resistere alle tentazioni (vedi Reggio Emilia e Sassari) sta risalendo la china. Anche Bologna (4 vinte-6 perse) ha scelto di non cambiare ma continua a perdere: vediamo se Ramagli meriterà ancora la fiducia del club virtussino...