La Gazzetta dello Sport

Psg e Real pronti: asse Raiola-Milan

Può andar via in estate o a gennaio, agente e club cercano una soluzione ideale per tutti: 40 milioni?

- Alessandra Gozzini Carlo Laudisa MILANO

Ache prezzo, dove e – più o meno – quando: domande che oggi hanno più di una risposta. Sul fatto che Donnarumma, nonostante il rinnovo dell’estate scorsa per i prossimi quattro anni, non sarà il portiere del futuro milanista sembrano invece esserci pochi dubbi. Sul resto sì e i fronti aperti sono tre: costo, direzione e sessione, cioè se la cessione avverrà in estate oppure se le strade si dividerann­o già tra poche settimane. Se l’ultima manovra di Raiola intende portare a invalidare il prolungame­nto è evidente che per l’entourage di Gigio l’ultimo contratto regolare sottoscrit­to è quello con termine al prossimo giugno. Il portiere sarebbe così svincolato in estate e libero da febbraio di cercare una nuova squadra. Non sembra però questa la volontà dell’entourage di Donnarumma, che pensa invece a percorsi p iù verosim ili. Lo strappo deve però essere ricucito, altrimenti i milioni della clausola, ipotizzata ma non depositata, e valida in caso di qualificaz­ione del Milan alla Champions. Senza la Champions era di 40 milioni in quali condizioni e umori il rapporto andrà avanti? Già stasera San Siro si presenterà contrariat­o, lo stadio virtuale dei social già lo è, e il favore intorno al portiere sarà in ogni caso difficile da ricreare. Una pezza permettere­bbe di andare avanti ancora fino a fine stagione, ma va trovata in fretta. Potrebbe essere un nuovo contratto stavolta con clausola rescissori­a effettivam­ente allegata, ipotesi che al momento non sembra sul tavolo di lavoro. Senza pubblicità e con molta più riservatez­za le parti sarebbero invece già in trattativa per un accordo che in qualche modo accontenti tutti: nelle scorse settimane Fassone e Raiola si sono riuniti un paio di volte e gli incontri sono stati descritti come finalmente sereni e costruttiv­i: quasi da alleati i due penserebbe­ro a un’uscita estiva che porterebbe nelle casse rossonere almeno quaranta milioni di euro, senza necessaria­mente sottoscriv­ere nel frattempo un nuovo documento. Il primo incontro tra i due è da ambientare a Torino verso la fine della gestione Montella, il secondo a Casa Milan a cambio tecnico avvenuto. Per la precisione la mattina del primo dicembre.

Un’immagine emblematic­a di Gigio Donnarumma, incerto sul suo futuro Massimilia­no Mirabelli, 48 anni, e Marco Fassone, 53, stanno provando a gestire la complicata vicenda del portiere DESTINAZIO­NE Altro aspetto è quello relativo alla futura destinazio­ne. Senza che siano state ancora avviati dialoghi ufficiali con altri club, è improbabil­e, se non impossibil­e, che dietro il nuovo tormentone si nasconda un’italiana, la Juve magari, a cui Gigio si è sempre negato. Più realistich­e, e decisament­e probabili, le piste straniere: la prima è il Paris Saint Germain, con cui il manager del giocatore vanta ottimi uffici. Da Parigi indicano in Jan Oblak il primo obiettivo per la porta: verità o strategia diplomatic­a? La seconda porta al Real Madrid, che con Navas e Casilla ha bisogno di rinnovare e potenziare il reparto, e che già pensa ad Arrizabala­ga dell’Athletic Bilbao. Ma in un caso e nell’altro allora perché non pensarci adesso?

GENNAIO Con la vendita, e non svendita, in inverno possono lo stesso guadagnarn­e tutti: Donnarumma se davvero desidera lasciare il Milan, il Milan stesso che eviterebbe un caos interno di cui la squadra inevitabil­mente risentireb­be e da cui comunque trarrebbe un bel guadagno economico: se l’ipotesi annullamen­to del contratto resta la più complicata, il club si trova invece nelle condizioni di trattare un talento poco più che maggiorenn­e legato alla società fino al 2021. Senza svendere, si è detto, ma prendendo in consideraz­ione offerte adeguate all’attuale valore di mercato: punto che al Milan nessuno smentisce, pur confermand­o la volontà di puntare ancora su Gigio e di valutare soluzioni alternativ­e solo se spinti dal giocatore.

FUTURO L’eventuale partenza non sarebbe direttamen­te collegata al voluntary agreement, visto che la risposta dell’Uefa alla richiesta rossonera arriverà già a ore, al massimo nei prossimi giorni. E le eventuali sanzioni del settlement saranno indicate solo in primavera. Al bilancio, che verrà chiuso a giugno e non a gennaio, la cessione potrebbe invece far comodo. In sintesi, a livello economico-patrimonia­le la cessione di Donnarumma può avvenire in estate. A livello ambientale potrebbero invece crearsi le premesse per accelerare i tempi.

La data di scadenza del contratto che lega Donnarumma al Milan è 30 giugno 2021, ma oggi è difficile pensare che venga rispettata

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