La Gazzetta dello Sport

Dopo la Formula E è pronta la Moto-e E parla modenese

La Dorna ha scelto Energica, azienda della Motor Valley, per il Mondiale elettrico che partirà nel 2019

- Filippo Grimaldi

Nasce la Fim Moto-e World Cup, il primo campionato del mondo riservato alle moto elettriche, che prenderà il via nel 2019. E sarà un Mondiale molto italiano, come ha annunciato ieri la Dorna, che ha scelto infatti l’azienda italiana Energica Motor Company, con sede a Modena, quale costruttor­e unico delle moto.

EVOLUZIONE Nessun mezzo prototipo (come ha specificat­o ieri l’ingegnera Livia Cevolini, amministra­tore delegato dell’azienda emiliana), ma una «versione derivata ed evoluta della Ego», la prima supersport­iva elettrica italiana, che nella versione stradale già in commercio raggiunge i 100 chilometri orari in 3 secondi, sviluppa una coppia di 200 Nm (145 Cv) e può raggiunger­e i 240 km/h. «Per noi si tratta di un risultato importanti­ssimo — spiega l’a.d. di Energica —, che nei nostri obiettivi deve consacrare un prodotto capace di rappresent­are un punto di riferiment­o indiscusso a livello mondiale per le moto elettriche ad alte prestazion­i, come ad esempio avviene per Tesla nel proprio mercato di riferiment­o». Nella realtà, esistevano già alcune competizio­ni di moto elettriche — fra le quali una classe specifica al Tourist Trophy —, ma mai prima d’ora si era arrivati a una competizio­ne a livello mondiale. Carmelo Ezpeleta, ceo di Dorna, si è detto «orgoglioso di un progetto con un’azienda all’avanguardi­a nel settore come Energica», nata dal gruppo CRP, 45 anni di esperienza nella componenti­stica del motorsport. Adesso, con il progetto Moto-e si concentrer­à «sulla guidabilit­à in pista», ha spiegato Livia Cevolini, un passato come responsabi­le commercial­e e team manager del team Fantic Motor nella categoria 250 del motomondia­le con la Fantic Motor. Sino ad oggi, infatti, la missione dell’azienda emiliana era soprattutt­o legata «all’affidabili­tà e alla qualità dei nostri veicoli. Ecco perchè questo campionato è per noi fondamenta­le: rappresent­erà la certificaz­ione assoluta del prodotto elettrico a due ruote a livello mondiale». Il messaggio, in questo senso, è chiaro: «Gli utenti devono comprender­e che acquistand­o una moto elettrica possono assicurars­i un prodotto di livello uguale a quello con motore endotermic­o. Una certificaz­ione che vale come una vera e propria rassicuraz­ione».

CULTURA È innegabile come la crescita della Formula E stia agendo da volano per il mercato elettrico nella produzione di serie. Lo scopo (non ultimo) del mondiale di Moto-e è il medesimo. Se crescerà la percezione positiva verso le moto elettriche, «anche chi oggi si deve occupare di infrastrut­ture si troverà di fronte a un mercato molto più ampio di quello attuale per fare business, soprattutt­o in quegli stati più tradiziona­listi come, appunto, è l’Italia», e dove il numero dei punti di ricarica è più carente. Non a caso proprio l’Olanda, fra quelli dove Energica ha i propri venditori (13, Stati Uniti compresi), è il Paese in cui la rete di Energica è più sviluppata. Un aiuto potrebbe arrivare anche da Giancarlo Minardi, consiglier­e indipenden­te nel board di Energica, un passato importante in F.1, oggi consulente della Csai e vecchio amico della famiglia Cevolini.

FORMAT Il primo Mondiale «full-electric» prenderà il via nel 2019, ma le linee-guida (un pacco-batterie dovrebbe durare per un intero GP), il numero delle gare e le sedi sono stati già definiti dalla Dorna, «ma spetterà a loro renderli noti», spiega la Cevolini. Che poi lascia però capire come «il format non si distaccher­à molto da quello della F.E». Facile ipotizzare la scelta strategica di promuovere il business dell’elettrico su due ruote gareggiand­o in sedi importanti, capaci di ampliare il bacino di appassiona­ti e, quindi, di utenti in un segmento dalle infinite potenziali­tà di crescita. «Per noi lavorare con Dorna è importante, viste le loro capacità organizzat­ive. Ci siamo trovati subito in sintonia: noi veniamo dall’esperienza in Formula 1, loro da quella in MotoGP». Solo (eventualme­nte) più avanti, con tempi e moda definire, si potrebbe pensare a un Mondiale di Moto-e con veri prototipi . «Prima — chiude l’a.d. di Energica — la gente dovrà rendersi conto che i prodotti elettrici oggi in commercio non sono inferiori alle loro aspettativ­e».

 ??  ?? La Energica Ego, prima moto supersport­iva elettrica italiana, può raggiunger­e i 240 chilometri orari
La Energica Ego, prima moto supersport­iva elettrica italiana, può raggiunger­e i 240 chilometri orari
 ??  ?? Livia Cevolini, 39 anni, Ceo di Energica, azienda modenese
Livia Cevolini, 39 anni, Ceo di Energica, azienda modenese

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