La Gazzetta dello Sport

La parabola di Suso da carneade a stella Ora è tutto per Gattuso

Questi giorni ha sentito Montella, adesso ha stretto un bel feeling col nuovo tecnico. Ormai è un insostitui­bile

- Alessandra Gozzini MILANO

Qualche giorno fa Suso e Montella, ex allenatore rossonero, si erano sentiti per telefono. Uno squillo e qualche chiacchier­a. In campo ieri sera Jesus ha fatto lo stesso per Gattuso, nuovo proprietar­io della panchina: uno squillo dopo venti minuti, un altro a inizio secondo tempo per favorire il tris di Cutrone. La vittoria così costruita e messa sotto chiave permette al Milan di portare a tre anche il conto dei derby stagionali: contro l’Inter, il prossimo 27 dicembre, si giocherà per il quarto di finale di Coppa Italia. Suso trascina la squadra al derby e un derby aveva trascinato lui nel Milan: l’esordio da titolare in Serie A di Jesus era stato il meno banale possibile, cioè in una trasferta… a San Siro. Nel derby era l’Inter che ospitava e Suso fu il migliore dei suoi, magari per la sorpresa di veder partire un paio dei suoi missili mancini. La scelta allora fu di Pippo Inzaghi, a cui va dato il merito di aver lanciato uno spagnolo arrivato in gentile omaggio da Liverpool e che nella sessione d’inverno 2015 era il meno appariscen­te della campagna di rafforzame­nto: Cerci, Destro, Antonelli, Paletta fino a Bocchetti. Se con Mihajlovic, l’anno successivo, Suso era tanto ai margini da finire in prestito al Genoa, è poi con Montella che diventa Jesus l’Insostitui­bile. Punto fermo, esterno di classe e gol come testimonia l’ultima stagione da vicecapoca­nnoniere. Quest’anno, al di là di qualche prova tattica che aveva prima avanzato e poi indietregg­iato l’8 rossonero, è sempre stato un riferiment­o. L’esordio con la Spagna gratifica lui, il Milan e Montella.

ARMA Oggi però Suso è arma di Rino e l’ex allenatore, nonostante l’ultima cordiale telefonata, pare dimenticat­o: «Con Gattuso gli allenament­i sono diventati più intensi e come ti alleni, giochi. Ci trasmette tutto ciò di cui abbiamo bisogno e siamo uniti più che mai». Suso lo ha detto pochi giorni fa alla festa natalizia di club e sponsor. Ieri in campo ha di nuovo parlato chiaro in favore di Rino, con una prova di ottimo livello. Il pubblico se n’è accorto e nella sfida dei cori che vede Donnarumma all’ultimo posto, Suso e «Gennarino-Gattuso» stanno invece ai primi. Suso aveva anche promesso che il Milan avrebbe «onorato al meglio ogni competizio­ne»: fatto. Un’altra promessa, fatta stavolta su twitter, è stata rispettata: «Mai arrendersi. I momenti difficili diventeran­no quelli belli». Gli ultimi cinque giorni vanno in questa direzione.

PRIMO Domenica Suso ritroverà il Verona e prima del derby c’è anche l’Atalanta. Gattuso chiederà gli straordina­ri: Jesus è già il primo degli attaccanti rossoneri per minutaggio, e quello che più conta è primatista per tentativi, tiri nello specchio e occasioni create. Un personaggi­o sempre in vista tanto da diventare anche uno dei primi top player a usare con frequenza Dugout, una specie di youtube del calcio, con post video della vita sportiva e privata dei giocatori. A chi sono venuti a noia i video con i fischi a Gigio può vedersi quelli con gli applausi a Suso.

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LAPRESSE Suso, 24 anni

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