La Gazzetta dello Sport

Architetto Borja Con lui in panchina la notte più buia

Coppa la conferma: senza imprevedib­ilità, regia e recuperi dello spagnolo l’Inter fatica tanto

- Luca Taidelli MILANO @LucaTaidel­li

L’Inter più brutta della stagione nella prima partita senza Borja Valero. Mancano le controprov­e e forse è solo una coincidenz­a, ma senza la bussola madrilena la squadra di Luciano Spalletti ha faticato oltre misura per eliminare un Pordenone che sarà pur allenato alla grande dal predestina­to

le presenze da titolare di Borja Valero in altrettant­e gare di campionato. Per lui 1326 minuti e un gol, nella vittoria per 2-1 in casa del Verona Leonardo Colucci, ma rimane quinto in Serie C. Dopo sedici gare da titolare, unico intoccabil­e in un reparto in cui vige il motto «il folto che ruota molto», Borja Valero martedì sera ha provato l’ebbrezza della panchina. Ma in campo la sua assenza si è sentita maledettam­ente. Perché il 32enne spagnolo magari non ruba l’occhio, ma ha tecnica, intelligen­za, esperienza e pelo sullo stomaco per gestire qualsiasi situazione pallonara. Che si tratti di guardare negli occhi la Juve allo Stadium o di affrontare un ottavo di Coppa Italia, Borja sa come si fa.

L’AFFARE DELL’ESTATE Anche nel rapporto qualità-prezzo, è lui l’affarone dello scorso mercato. Cinque milioni per portarsi a casa l’architetto. Quello che fa girare tutto il meccanismo, a prescinder­e da dove lo piazzi. Da trequartis­ta va a cercarsi le zolle giuste, cuce centrocamp­o e attacco, regala imprevedib­ilità, chiama su di sé l’avversario e apre per l’esterno e l’interno che si inserisce. Da regista arretrato tocca ancora più palloni (con 1037 passaggi è l’interista più coinvolto), spesso sporchi anche a causa del pressing avversario. Ma lui ricicla e li restituisc­e puliti al compagno. Emblematic­o il lavoro di sabato a Torino, su un campo in cui in passato spesso l’Inter non aveva retto la pressione.

DA DARE I NUMERI Le cifre Opta confermano che come Borja non ce n’è. E che lui si prende il lusso di essere decisivo pur dovendo ancora sfornare un assist e avendo segnato solo un gol. I passaggi positivi - «che a volte sembrano banali ma poi ti fanno arrivare in porta» ha detto Spalletti - sono quasi il doppio della media di ruolo (59,06 a gara contro 30,24), così come quelli lunghi riusciti (3,31 a 1,94), mentre i dribbling negativi sono la metà (0,31 contro 0,61). Ma sono fuori media pure le verticaliz­zazioni (17,0610,7), le occasioni create (1,19-0,98) e le sponde (2,88-1,24). Il tutto senza dimenticar­e che l’ex Fiorentina sta sorprenden­do anche in fase di interdizio­ne. A chi lo reputava lento e poco cattivo lui risponde con la lettura anticipata e il mestiere. Nella rosa nerazzurra soltanto Skriniar ha recuperato più palloni di Borja: 112 a 96.

DOVE LO METTO La curiosità ora è vedere se sabato contro l’Udinese Spalletti lo riproporrà sulla trequarti o come contro la Juventus insisterà con Brozovic e lui si muoverà al fianco di Vecino. La certezza è che l’architetto gioca e con lui in campo tutti i tifosi sperano di rivedere l’Inter di campionato, solida e spavalda.

i milioni pagati dall’Inter alla Fiorentina per Borja Valero. Il centrocamp­ista spagnolo, che ha firmato un triennale, ha giocato a Firenze 5 stagioni

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GETTY Borja Valero, 32 anni, centrocamp­ista spagnolo dell’Inter

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