Architetto Borja Con lui in panchina la notte più buia
Coppa la conferma: senza imprevedibilità, regia e recuperi dello spagnolo l’Inter fatica tanto
L’Inter più brutta della stagione nella prima partita senza Borja Valero. Mancano le controprove e forse è solo una coincidenza, ma senza la bussola madrilena la squadra di Luciano Spalletti ha faticato oltre misura per eliminare un Pordenone che sarà pur allenato alla grande dal predestinato
le presenze da titolare di Borja Valero in altrettante gare di campionato. Per lui 1326 minuti e un gol, nella vittoria per 2-1 in casa del Verona Leonardo Colucci, ma rimane quinto in Serie C. Dopo sedici gare da titolare, unico intoccabile in un reparto in cui vige il motto «il folto che ruota molto», Borja Valero martedì sera ha provato l’ebbrezza della panchina. Ma in campo la sua assenza si è sentita maledettamente. Perché il 32enne spagnolo magari non ruba l’occhio, ma ha tecnica, intelligenza, esperienza e pelo sullo stomaco per gestire qualsiasi situazione pallonara. Che si tratti di guardare negli occhi la Juve allo Stadium o di affrontare un ottavo di Coppa Italia, Borja sa come si fa.
L’AFFARE DELL’ESTATE Anche nel rapporto qualità-prezzo, è lui l’affarone dello scorso mercato. Cinque milioni per portarsi a casa l’architetto. Quello che fa girare tutto il meccanismo, a prescindere da dove lo piazzi. Da trequartista va a cercarsi le zolle giuste, cuce centrocampo e attacco, regala imprevedibilità, chiama su di sé l’avversario e apre per l’esterno e l’interno che si inserisce. Da regista arretrato tocca ancora più palloni (con 1037 passaggi è l’interista più coinvolto), spesso sporchi anche a causa del pressing avversario. Ma lui ricicla e li restituisce puliti al compagno. Emblematico il lavoro di sabato a Torino, su un campo in cui in passato spesso l’Inter non aveva retto la pressione.
DA DARE I NUMERI Le cifre Opta confermano che come Borja non ce n’è. E che lui si prende il lusso di essere decisivo pur dovendo ancora sfornare un assist e avendo segnato solo un gol. I passaggi positivi - «che a volte sembrano banali ma poi ti fanno arrivare in porta» ha detto Spalletti - sono quasi il doppio della media di ruolo (59,06 a gara contro 30,24), così come quelli lunghi riusciti (3,31 a 1,94), mentre i dribbling negativi sono la metà (0,31 contro 0,61). Ma sono fuori media pure le verticalizzazioni (17,0610,7), le occasioni create (1,19-0,98) e le sponde (2,88-1,24). Il tutto senza dimenticare che l’ex Fiorentina sta sorprendendo anche in fase di interdizione. A chi lo reputava lento e poco cattivo lui risponde con la lettura anticipata e il mestiere. Nella rosa nerazzurra soltanto Skriniar ha recuperato più palloni di Borja: 112 a 96.
DOVE LO METTO La curiosità ora è vedere se sabato contro l’Udinese Spalletti lo riproporrà sulla trequarti o come contro la Juventus insisterà con Brozovic e lui si muoverà al fianco di Vecino. La certezza è che l’architetto gioca e con lui in campo tutti i tifosi sperano di rivedere l’Inter di campionato, solida e spavalda.
i milioni pagati dall’Inter alla Fiorentina per Borja Valero. Il centrocampista spagnolo, che ha firmato un triennale, ha giocato a Firenze 5 stagioni