La Gazzetta dello Sport

Vieira: «Bianconeri in lotta con l’Inter fino alla fine»

Francese che allena il New York in visita al Napoli: «Sono qui per imparare da Sarri. Italia fuori dal Mondiale? Che catastrofe»

- Gianluca Monti NAPOLI

Avercelo uno così in mezzo al campo. Maurizio Sarri lo avrà pensato vedendo ieri Patrick Vieira a Castel Volturno: centimetri, chili e mentalità vincente. L’ex regista di Juve, Inter e Arsenal attualment­e allena il New York City negli States, ma segue con attenzione il campionato italiano e in particolar­e il Napoli di Koulibaly (senegalese di nascita e francese di adozione proprio come Vieira).

MAESTRO Studierà Sarri ancora per un po’, ieri si è pure intrattenu­to a pranzo con il tecnico del Napoli e con Ciccio Baiano, ex attaccante azzurro ed ex collaborat­ore proprio di Sarri. «Sono venuto per imparare – ha detto Vieira con umiltà –. Dalla nostra chiacchier­ata ho avuto la sensazione che Sarri sia un maestro di calcio. Il suo Napoli gioca molto bene, è sempre propositiv­o. Anche io preferisco vincere 3-2 piuttosto che 1-0. Credo che si possa vincere facendo spettacolo ma non sempre è possibile».

RIVALI Le contendent­i per lo scudetto sono due squadre che Vieira conosce bene: «Juve ed Inter saranno in corsa per il tricolore fino alla fine. Ho visto Napoli-Juve, era una gara importante più per i bianconeri che l’hanno interpreta­ta bene ma non è stata certo una grande partita. Il calcio italiano non vive un momento felice: bisogna migliorare le strutture, gli stadi devono essere accoglient­i e poi si deve puntare sui giovani». Consigli da seguire con attenzione da parte di un ex campione di grande spessore con il quale, per altro, tantissimi calciatori azzurri si sono voluti immortalar­e. Da Jorginho a Mertens, da Hamsik a Koulibaly: per Vieira è stata una sfilza di selfie. Particolar­e l’incontro proprio con Koulibaly perché si è parlato anche del razzismo negli stadi che Vieira ha definito «un problema culturale».

CATASTROFE Del resto, l’ex bandiera dalla Francia ha girato il mondo del calcio in lungo ed in largo, per altro vincendo di tutto e di più. Dall’alto della sua esperienza, Vieira è logicament­e stupito dal fatto che la Nazionale italiana non sarà in Russia quest’estate. Il suo punto di vista su questo argomento è particolar­mente interessan­te: «L’Italia fuori dal Mondiale è una catastrofe sportiva, dettata anche dal fatto che c’è troppa pressione sui calciatori. Ecco, questa è una caratteris­tica tipica e particolar­mente negativa del calcio italiano, che altrove non ho riscontrat­o». In America di sicuro c’è meno pressione: «Negli Usa la situazione è migliorata anche grazie a Lampard, Villa, Pirlo e Giovinco. L’uscita del Mondiale può essere però una frenata per la crescita del football anche negli States».

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Patrick Vieira, 41 anni, con il napoletano Kalidou Koulibaly, 26

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