La staffetta è d’argento, Fede niente finale nel dorso
Quartetto azzurro della 4x50 sl è 2° dietro i russi. Orsi frenato dalla labirintite. La Pellegrini oggi nei 100 sl
L’argento della nuova velocità azzurra. Gli Europei di vasca corta servono anche a traghettare le generazioni e questa medaglia della 4x50 sl maturata in 1’23”67 — a 40 centesimi dal record «gommato» di Fiume 2008, ed a 44 centesimi qui da una Russia che schiera Fesikov in terza frazione, decisivo in 20”49 — diventa il punto di svolta verso Tokyo 2020 e simboleggia il passaggio di consegne di Filippo Magnini, appena ritiratosi, sempre presente nei podi di staffetta degli ultimi 15 anni.
ESPERTI E DEB La staffetta è aperta dal miglior Luca Dotto (20”92 da fermo) ed è chiusa da un Marco Orsi che sbandava in acqua per una labirintite affiorata e che non gli consente di superarsi anche se il suo 20”75 serve a respingere i «barbari» polacchi. Il padovano ed il bolognese sono sempre stati i gemelli della velocità, essendo entrati insieme in Nazionale ed avendo entrambi 27 anni. Passano adesso per gli anziani del gruppo, al cospetto di Alessando Miressi, torinese nato nel 1998 e alto 202 centimetri, autore di 21”17 migliorabile, ma certo per la sua prima performance che valeva la medaglia un po’ di scotto emotivo l’avrà pagato, mentre Lorenzo Zazzeri, fiorentino del ‘94 e la pittura per hobby, ha dato il cambio a Dotto duellando con Morozov (20”59/20”83) e meritandosi la promozione. Un quartetto assortito, due big e due deb. Dotto pare un altro: «Era da 7 anni che non nuotavo questi tempi, sono migliorato molto in virata e partenza. Voglio continuare con questo trend. L’argento è per Filo». Zazzeri ammette che «prendere una medaglia all’esordio in una gara ricca di tensione come questa staffetta non è male». Miressi: «La mia frazione è stata la più lenta ma sono felice perché ho fatto uno dei miei migliori tempi lanciati». Infine per Orsi «6 decimi da recuperare erano parecchi, potevo far meglio ma questo problema fisico mi ha condizionato sin dal tuffo. La velocità italiana sta molto bene. Godiamoci questo argento».
MURO FEDE Rivolta si prende il primo tempo delle semifinali nei 100 delfino, la Quadarella punta al podio negli 800 partendo da seconda, e la Pellegrini gasata per aver centrato il 4° crono italiano infrangendo il muro dei 58” nei 100 dorso (ma fuori dalle prime 8), può tuffarsi più tranquilla nei 100 sl. Ieri in finale, la Cusinato è rimasta sotto il podio nei 400 misti e la Castiglioni ha migliorato 2 volte il record italiano dei 50 rana prima del 6° posto nel ritorno d’oro della lituana Meilutyte.