Oddo, sono quattro «Passi da gigante Letali in ripartenza»
Poker di successi in fila (inclusa la Coppa). «Gioia extra da ex Milan? No, ormai alleno...»
Massimo Oddo non si ferma più. Arrivato a Udine con l’etichetta «zero vittorie in A» dopo la difficile stagione a Pescara, il tecnico dei bianconeri ha infilato contro l’Inter il quarto successo consecutivo, Coppa Italia compresa. Inevitabile a questo punto la suggestione dell’ex milanista che fa un dispetto ai cugini. «Vittoria ancora più bella per aver giocato nel Milan? Ho cambiato mestiere, faccio l’allenatore - spiega lui -. Ho passato anni stupendi al Milan ma questa gioia sarebbe stata enorme anche se non avessi giocato in rossonero. Mi sto togliendo qualche soddisfazione dopo l’annata disastrosa di Pescara: voglio dimostrare di meritarmi questa categoria. Però oggi (ieri, ndr.) è il 118° compleanno del Milan e sono 10 anni dalla vittoria nell’Intercontinentale contro il Boca Juniors e faccio tanti auguri ai milanisti». MERITO NOSTRO Oddo però preferisce concentrarsi sulla grande prestazione di questa Udinese. «Cosa è cambiato dopo il mio arrivo? Nessuno ha la bacchetta magica. Noi facciamo il nostro lavoro ma poi in campo ci vanno i ragazzi. Stiamo facendo passi da gigante, pur soffrendo. Questa squadra non molla mai. Bravi tutti, serviva la mobilità di De Paul (cui Zanetti ha fatto i complimenti, ndr) e siamo stati attenti a mantenere sempre qualcuno sui loro centrocampisti. All’inizio abbiamo provato a prenderli alti, ma con una squadra come l’Inter si è più efficaci con le ripartenze. Il loro calo nella ripresa? Penso che ci siano più meriti nostri che colpe dei nerazzurri. Il rigore col Var? Dalla panchina si è visto il tocco di mano. L’unico dubbio era se la palla fosse uscita». E se ne va abbracciato al figlio Davide.