La Gazzetta dello Sport

«MANO» INVOLONTAR­IO DAMATO DÀ IL GOL DOPO TANTI REPLAY

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L’Olimpico con il fiato sospeso per due minuti poi l’esultanza, quella buona. La prima, quella subito dopo il gol di Fazio, era stata «bloccata» dalla decisione di Damato di andare a rivedere l’azione. Che parte da un calcio di punizione tagliato di Kolarov: Cragno respinge centralmen­te con i pugni, Van der Wiel tiene ingenuamen­te in gioco tutti i giocatori della Roma che altrimenti sarebbero in offside. La palla rimbalza sul petto di Fazio, con il braccio sinistro attaccato al corpo che sta correndo verso il pallone: l’argentino colpisce la palla anche con il braccio, ma l’impatto sembra involontar­io, e il movimento congruo con quello del resto del corpo. Giusto, quindi, convalidar­lo, anche se le perplessit­à di Damato si traducono nella richiesta dell’arbitro di rivedere più volte l’episodio al monitor. Un episodio che arriva in un maxirecupe­ro, concesso – oltre che per le sostituzio­ni – anche per l’altra Var review e per l’infortunio di Barella.

L’altro ricorso alla moviola, per un episodio che avrebbe potuto cambiare la partita, era arrivato al 4’ della ripresa: Dzeko arriva in anticipo su Cragno e va a terra. Damato inizialmen­te ammonisce il bosniaco per simulazion­e, poi decide – su segnalazio­ne del Var – di andare a rivedere l’azione, e di rivedere anche la sua decisione. Rigore e giallo annullato a Dzeko, che cerca il contatto con il portiere e lo trova. Cragno non va diretto sull’attaccante, ma avrebbe potuto togliere il braccio destro per fugare ogni dubbio. Giusti, in una direzione di gara comunque incerta, i quattro gialli: Joao Pedro (entrata a piedi pari su De Rossi), Pellegrini (fallaccio su Joao Pedro), Cigarini (intervento a palla lontana su Pellegrini) e Deiola (trattenuta su Perotti).

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