La Gazzetta dello Sport

Zenga, prima in casa «Vogliamo comandare»

- Luigi Saporito Alessandro De Pietro

Le aspettativ­e per la prima in casa di Zenga sono enormi. Il Crotone è a un passo dalla zona retrocessi­one ma oggi l’«uomo ragno» dovrà dimostrare di essere capace nel tirar fuori il Crotone dai guai. Intanto si gode l’affetto dell’ambiente. «Mi sembra di essere tornato a Catania, qui c’è molta familiarit­à con la società, dove i punti di riferiment­o a cui rivolgersi sono precisi. C’è un presidente che mi chiama per chiedermi come stai e non per sapere chi giocherà domenica. Qui poi avverto un grande senso di appartenen­za alla squadra da parte delle persone che lavorano con il Crotone e dei tifosi». E poi ci sono gli avversari. «Chievo squadra tosta e organizzat­a con un tecnico che da molto tempo li guida in panchina ma noi vogliamo comandare, specie quando giochiamo in casa». CHIEVO AFFAMATO Rolando Maran vuole il suo Chievo tosto come sempre. Come è stato con la Roma. Ha davanti quattro partite non proprio impossibil­i fra Crotone, Bologna, Benevento e Udinese. Quattro assist per blindare la salvezza. «Tutte importanti per il nostro percorso, tutte da giocare al massimo delle nostre possibilit­à», l’auspicio di Maran, oggi senza Castro e Jaroszynsk­i ma con Hetemaj e Rigoni di nuovo disponibil­i seppur non al meglio. «Non sarà facile giocare contro una squadra molto motivata come il Crotone, ma anche noi abbiamo tanta fame di punti», la certezza di Maran, che al posto di Castro confermerà Bastien e ridarà una maglia da titolare a Gobbi sulla sinistra. Chiaro il pensiero su Inglese, desiderio del Napoli già per gennaio come ha lasciato intendere e Laurentiis. «Io ascolto il mio presidente», ha tagliato corto Maran, «quindi ora è un giocatore del Chievo. Questo conta davvero».

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