La Gazzetta dello Sport

L’uomo Ragni vola e l’Ascoli si salva Rabbia Laverone

- Luigi Zappella AVELLINO

Hanno cercato insieme di rompere senza successo l’incantesim­o di una vittoria che per entrambe manca da ben 8 turni, e cioè dal 24 ottobre. E’ venuto fuori un pareggio che muove la classifica in attesa di tempi migliori ai quali guardano le due squadre ampiamente rimaneggia­te, contando nel recupero dei tanti infortunat­i e agli indispensa­bili rinforzi di gennaio. In verità l’Avellino, sorretto dai suoi tifosi, alla fine recrimina per aver affrontato a viso aperto la gara trovando sbarrata la saracinesc­a da Riccardo Ragni, 26 anni, sostituto del titolare Lanni infortunat­o, autore di almeno sei prodigiosi interventi. Il portiere marchigian­o è stato il grande protagonis­ta della gara.

EFFETTO COSMI Così come spesso accade nel calcio, l’Ascoli rigenerato dalla cura Cosmi alla prima vera occasione avuta nel minuto di recupero del primo tempo è passato in vantaggio. E’ stato Cinaglia a confeziona­re di testa con una sponda il comodo appoggio a rete di Perez che ha rotto un’astinenza durata fuori casa per ben 271 minuti. Secondo tempo tambureggi­ante con l’assedio dell’Avellino e il pareggio di Castaldo al 14’ sul tiro di Bidaoui respinto corto da Ragni. Poi le squadre si sono allungate con tante situazioni importanti tra le quali in pieno recupero della partita quella sprecata da Lores in area sull’invito di Buzzegoli. A fine gara negli spogliatoi esplode la rabbia del difensore Laverone che nel tentativo di dare un calcio ad una porta di vetro si procura una profonda ferita lacero contusa al polpaccio destro che lo costringe ad andare subito in ospedale. Suturata l’ampia ferita, Laverone è stato poi dimesso ma sarà costretto a saltare la prossima partita di giovedì sera sul campo dello Spezia.

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