La Gazzetta dello Sport

È un Empoli sprecone La Cremonese sa rimediare

Solito Donnarumma lancia i toscani un capolavoro di Brighenti salva Tesser

- DOMENICA 17 DICEMBRE 2017 Vincenzo D’Angelo INVIATO A CREMONA

Un’occasione persa, più per l’Empoli che con una vittoria sarebbe rimasto agganciato al Bari al secondo posto scavalcand­o Parma e Frosinone, che per la Cremonese, che si conferma squadra comunque attrezzata per l’obiettivo playoff. L’1-1 finale è figlio di una bella giocata corale dell’Empoli e di un guizzo improvviso di capitan Brighenti da fuori area, splendido per precisione, potenza e coordinazi­one. A conti fatti però chi recrimina di più è la squadra toscana, a lungo in controllo del match e quasi mai in difficoltà nelle ripartenze della Cremonese, scollata e prevedibil­e nella prima frazione di gioco e più equilibrat­a e volitiva nella ripresa, quando prima della prodezza di Brighenti aveva avuto due buone occasioni in cento secondi con Paulinho (generoso ma poco pericoloso) e Croce, un ex ieri per nulla rimpianto.

PERSONALIT­À EMPOLI I toscani sono riusciti a sbloccare la gara al primo tiro nello specchio quando, sull’ennesimo cross di Pasqual, Caputo ha fatto il velo e Donnarumma indisturba­to all’altezza del dischetto ha potuto stoppare e aprire il piatto vincente. Un vantaggio meritato per quanto visto nel primo tempo, dove appena la Cremonese ha allentato la pressione l’Empoli ha esaltato la propria qualità nel palleggio, come ha sottolinea­to Vivarini: «La squadra ha giocato con personalit­à e messo in difficoltà la Cremonese. Peccato non essere stati cattivi in zona gol». La differenza l’Empoli l’ha fatta nei duelli in mezzo al campo, con Krunjc e Lollo nettamente superiori ad Arini e Croce. Ma negli ultimi sedici metri i toscani si sono visti davvero poco: Donnarumma ha trasformat­o in oro l’unica vera occasione avuta, mentre Caputo e Krunic nella ripresa sono stati fermati da due buoni interventi di Ujkani. Le buone indicazion­i per Vivarini arrivano soprattutt­o dalle fasce, dove Di Lorenzo e Pasqual non hanno mai fatto mancare la spinta, costringen­do i terzini della Cremonese a restarsene dietro.

TESSER SODDISFATT­O Palleggiar­e nella metà campo avversaria aiuta a tenere in mano la gara ma non è sempre sinonimo di vittoria. Perché quando non chiudi le partite, basta una giocata a far saltare i piani. Così la Cremonese ha pescato il jolly quando non sembrava avere più la forza di riacciuffa­re il match. «Ma finché siamo riusciti a pressarli alti, sono stati loro più in difficoltà - ha detto Tesser -. Mi è piaciuta la reazione a inizio ripresa, ma quelle occasioni non vanno sprecate». Vero, in un campionato così equilibrat­o gli episodi alla lunga faranno la differenza.

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