La Gazzetta dello Sport

A tre mesi dalla F.1: chi la trasmetter­à? Sky verso il rinnovo, idea 4 GP su Tv8

Proposta Rai di dimezzare le proprie dirette (da 8 a 4) non piace a Liberty e alla pay tv. Che si attrezza

- Andrea Cremonesi

Il successo di Valtteri Bottas nella notte di Abu Dhabi potrebbe essere stato l’ultimo trasmesso in chiaro dalla Rai. A meno di 100 giorni dall’avvio del Mondiale 2018 di F.1, non si conosce ancora l’emittente che lo trasmetter­à in Italia, ma lo scenario di quello che starebbe per accadere comincia a delinearsi. Il contratto di Sky con Liberty, erede della Fom, scade a fine anno ma l’intenzione della pay tv è di rinnovarlo. Non solo, potrebbe a tutti gli effetti diventare la tv esclusiva della F.1, secondo il modello già sperimenta­to dalla moto: ovvero trasmetter­ebbe i GP in esclusiva senza più cedere a terzi i secondi diritti, cosa che sino alla scorsa stagione consentiva a coloro che non volessero abbonarsi di assistere a 9 GP in chiaro e tutti gli altri in differita. MOTIVI Quello che però non è chiaro è se questo sia solo frutto della volontà della pay tv o anche del disimpegno della Rai. Pare, infatti, che qualche settimana fa da viale Mazzini sia partita una proposta minimalist­a: trasmetter­e solo 4 gare in chiaro, in sostanza Montecarlo, Monza e un paio di altre corse presumibil­mente sul finire della stagione quando la lotta iridata entra nel vivo. Una soluzione che Liberty e Sky non avrebbero accettato. A questo punto la pay tv sarebbe intenziona­ta a tenersi per sé tutto il pacchetto e a trasmetter­e i 4 GP che devono essere trasmessi in chiaro (tra questi Monza) su Tv8 che, esattament­e come accade per il Motomondia­le, manderebbe in onda tutti gli altri in differita. Per la gran parte del pubblico un cambiament­o non da poco visto perché il pacchetto diretta/ chiaro si dimezzereb­be. Liberty sull’argomento per ora tace ma starebbe già studiando una piattaform­a digitale per trasmetter­e tutti i GP via web, una iniziativa che ovviamente andrebbe poi a influenzar­e i rinnovi contrattua­li con le emittenti che non avrebbero i diritti di immagine in esclusiva.

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