Al Dubai Tour il primo scontro fra ruote veloci
Con un grande show in Al Mustaqbal Street, la via dello shopping all’ombra dell’interminabile Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo, s’è alzato ieri il sipario sulla quinta edizione del Dubai Tour. Una presentazione in pompa magna per la corsa voluta dal Dubai Sports Council, con l’organizzazione tecnica di Rcs Sport, che si terrà da martedì 6 a sabato 10 febbraio. Il format è lo stesso della scorsa edizione, aumentato di una giornata rispetto alle tre precedenti: cinque tappe tra grattacieli e deserto, di cui quattro adatte ai velocisti e una, come da tradizione, con arrivo sul severo strappo della diga di Hatta, anche se nel febbraio scorso — vittoria finale come nel 2016 di Marcel Kittel, a segno in tre tappe su quattro — proprio la frazione più attesa fu annullata a causa del vento. Tutte le tappe scatteranno dal nuovo quartier generale della manifestazione, il suggestivo Skydive Dubai. La corsa sarà la prima importante sfida fra le ruote veloci del gruppo: 851 chilometri, prevalentemente pianeggianti, che toccheranno sei Emirati su sette (unico escluso Abu Dhabi, che però sarà interessato a sua volta dalla propria corsa, inserita nel World Tour, dal 21 al 25 febbraio). Quattro le maglie in palio: blu (griffata Commercial Bank of Dubai) per il leader della classifica, rossa (Emirates) per la classifica a punti, bianca (Roads and Transport Authority) per gli under 25 e quella con i colori della bandiera degli Emirati Arabi Uniti (Dubai Health Authority) per gli sprint intermedi. In via di definizione in questi giorni le 16 squadre partecipanti.