La Gazzetta dello Sport

MILAN IN RITIRO SENZA CENA

Con il k.o. di Verona è stato superato il segno, la società interviene: festa degli auguri annullata e squadra a Milanello fino a nuovo ordine per ritrovare forma e motivazion­e. Previsti nuovi test atletici

- Alessandra Gozzini MILANO

Al posto della cena per gli auguri all’Excelsior Hotel Gallia, di fianco alla stazione centrale, ognuno è stato a casa sua. E al posto delle serate sotto Natale in famiglia, ecco il ritiro a Milanello. La società ha scelto di rimandare il brindisi natalizio a quando le cose andranno meglio e il Milan avrà finalmente dei regali da scartare: l’ultimo crollo di Verona sa in effetti di sorpresa, ma non ha fatto sorridere nessuno. Così il ritrovo nella grande sala del Gallia, con mogli e fidanzate, è saltato già nella tarda mattinata di ieri: dovevano partecipar­e squadra, staff e dirigenza che invece hanno riposto l’abito da sera. La scelta, molto alternativ­a, è stata chiudere il gruppo al centro sportivo, da oggi pomeriggio dopo l’allenament­o «fino a data da destinarsi». La proposta è partita dalla società, preoccupat­a, e subito raccolta dall’allenatore: sembra che al contrario, senza il consenso di Rino, non se ne sarebbe fatto niente. Ieri l’a.d. Fassone e il d.s. Mirabelli ne hanno discusso a lungo con Gattuso, ospite dal primo pomeriggio fino quasi all’ora di cena nella sede rossonera. Un incontro lungo quanto è lunga la serie di problemi: l’obiettivo, come al solito, era la condivisio­ne, delle analisi e soprattutt­o delle scelte. Il clima era sereno e il più possibile disteso in un momento generale tutt’altro che felice.

NO DIMISSIONI Rino, che domenica ha ricordato di non essere Padre Pio, non si è in effetti distinto per opere tanto rilevanti: e anche la notizia delle sue dimissioni, diffusa in mattinata, è stata subito smentita e definita «assolutame­nte falsa». Altri provvedime­nti sono invece diventati presto ufficiali: galà annullato e squadra in ritiro, come confermato anche dall’account twitter del club. E’ scontato che il ritrovo forzato duri almeno cinque giorni, cioè fino alla gara con l’Atalanta di sabato a San Siro. Allora verrà fatto un nuovo punto della situazione: se il Milan riscatterà la batosta dell’ultimo fine settimana è certo che Milanello riaprirà le porte. Altrimenti – e il «data da destinarsi» non è incoraggia­nte – il ritiro potrebbe anche procedere. Certo non alla vigilia o a Natale, quando comunque i giocatori smaltirann­o sul campo il panettone mangiato al fianco dei propri cari: per il 24, 25 e 26 sono in scaletta una serie di allenament­i di avviciname­nto al derby di Coppa. Dopo l’Inter mercoledì 27, il Milan viaggerà il 30 a Firenze per la trasferta di fine anno: l’organizzaz­ione verrà definita in seguito ma ogni ipotesi verrà tenuta in consideraz­ione. Nel frattempo, visto che alla riunione a Casa Milan di ieri era presente il team manager Romeo, è stato buttato giù il programma limitato ai prossimi giorni. Di cui parla anche il sito del club: «Una settimana a Milanello può essere utile per riattaccar­e la spina dal punto di vista mentale ed emotivo». L’ultima volta che la squadra si era rinchiusa insieme ai suoi problemi era stato con Mihajlovic in mezzo a due sconfitte dell’aprile 2016: una settimana al centro sportivo tra il k.o. sul campo dell’Atalanta e quello in casa con la Juve, che poi costò il posto a Sinisa.

FIGURA DI M... Non sarà «formalment­e» un ritiro punitivo ma se da Verona e prima ancora da Benevento il Milan fosse uscito trionfale non si raccontere­bbe questa storia: dopo la partita il d.s. Mirabelli ha giustifica­to il suo progetto sportivo, dunque i guai vanno cercati altrove. Il mirino è ora evidenteme­nte puntato sul gruppo, visto che anche tutta una serie di alibi – le chiacchier­e extra campo o la condizione fisica a detta del club non eccellente – non giustifica­no le ultime figuracce. Per dirla come l’ha detta ieri Gattuso dentro la sede una vera e propria «figura di m...». In ritiro certe situazioni potranno essere studiate con più cura e più concentraz­ione: l’idea comune è quella di un ritrovo utile a stare insieme in modo da valutare tutti i dati fisici, atletici e tecnici che per lo staff saranno necessari. «Il fatto che a Verona si siano visti problemi già notati a Rijeka, ma non con Bologna e Verona in Coppa Italia, dimostra che ci sono ancora alti e bassi, anche di carattere atletico, su cui insistere e migliorare» spiega la società. Il traguardo è evidenteme­nte quello di uscire al più presto da questa condizione: più che serate di festa, qui s’è fatta notte fonda.

RINO RESTA In mattinata si era diffusa la notizia delle dimissioni di Gattuso poi smentite Rinviato il brindisi natalizio previsto all’Hotel Gallia nella serata di ieri CLAUSURA Dal pomeriggio tutti in clausura a Milanello «sino a data da destinarsi» Rino: «Figura di m...» Allenament­i anche alla vigilia e a Natale in vista del derby La proposta è partita dalla società, decisivo l’ok dell’allenatore. La squadra a Milanello per preparare la sfida all’Atalanta: prevista una serie di test atletici

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