La Gazzetta dello Sport

La nuova vita di Berenguer: il Toro si affida al suo genietto

Lo spagnolo favorito su Niang Mihajlovic applaude «Sta sfruttando la sua occasione»

- Francesco Bramardo TORINO

Fuori casa il Toro viaggia con passo più spedito che davanti al proprio pubblico, lo dimostrano le ultime due vittorie a Roma contro la Lazio in campionato e in Coppa Italia contro i gialloross­i. La Spal, in questo senso, rappresent­a un test importante per capire se le ultime prestazion­i sono frutto di un’inversione di tendenza o di uno strappo temporaneo, dovuto all’orgoglio più che al gioco. «Non dobbiamo montarci la testa ma affrontare le prossime gare con la stessa concentraz­ione che abbiamo messo contro le squadre più forti di noi – spiega Sinisa Mihajlovic –. Gara dopo gara abbiamo migliorato gioco, atteggiame­nto e solidità difensiva. Dobbiamo ripeterci e rimanere concentrat­i».

LA SVOLTA Piedi per terra anche per i protagonis­ti di Coppa come Berenguer ed Edera, con Niang alla finestra. Lo spagnolo si gioca la maglia dal primo minuto con un lieve vantaggio sull’ex Milan. «Può partire dall’inizio Niang, oppure Berenguer oppure Boyé. Niang come atteggiame­nto ha fatto un passo in avanti in Coppa Italia contro la Roma. Lo abbiamo preso per farlo giocare, è sulla strada giusta ma adesso deve ingranare. Berenguer sta sfruttando la sua occasione». In effetti l’ala di Pamplona ha fatto passi da gigante dopo un inizio di stagione stentato, tanto da far riflettere in società chi lo aveva sponsorizz­ato al punto di «strapparlo» nel mercato estivo al Napoli per oltre sei milioni di euro. Il primo gol in Serie A contro la Lazio e poi l’assist in Coppa per Edera contro la Roma hanno rialzato le quotazioni dell’ala mancina arrivata dall’Osasuna. Il gol ha scacciato le critiche e ha fatto risalire un po’ di autostima nel giocatore di Pamplona, che aveva già segnato all’esordio stagionale contro il Bologna ma era stato fermato da una chiamata errata dall’arbitro.

GRANDE FELICITÀ «Sono molto felice di giocare nel Torino: ho trascorso un periodo in cui non giocavo molto, dopo che mi ero ritagliato uno spazio importante ad inizio stagione, ma questo è il calcio», le parole del 22enne Alex a Radio Marca, solo qualche giorno fa. «A gennaio non ho intenzione di andare via dal Torino e aspettavo la mia occasione ed è finalmente arrivata. Non mi sembra vero: in pochi giorni sono cambiate così tante cose».

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IPPGETTY A sinistra: Sergej Milinkovic­Savic, 22 anni, è a quota 7 gol in questa stagione; a destra: Alex Berenguer, 22 anni, ha colleziona­to 10 presenze in campionato con il Torino

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