Berlusconi jr «Mediaset ricca con il Mondiale E vorrei Totti»
Il Mondiale senza l’Italia sarà pure una tragedia nazionale ma qualcuno si lecca i baffi. Quel qualcuno è Mediaset che ha acciuffato al volo il crollo del valore dei diritti tv e ora si immagina affari d’oro. «Sarà un’operazione destinata a creare margini, che catturerà tutta la crescita del mercato pubblicitario del 2018. Non genereranno ricavi solo giugno e luglio ma si verificherà un effetto calamita sui mesi precedenti», esulta il vice presidente e amministratore delegato di Mediaset Pier Silvio Berlusconi nella conferenza stampa convocata il giorno dopo l’annuncio ufficiale e conclusa comprensibilmente con un brindisi, visto che per la prima volta nella storia la Coppa del Mondo di calcio, con le 64 partite tutte in chiaro, non si vedrà sulla Rai ma sulla tv commerciale italiana.
SERVIZIO PUBBLICO «Dal Mundialito al Mondiale, è questo il nostro slogan. Nel fare servizio per il pubblico stavolta Mediaset supera il servizio pubblico vero e proprio. Era dal 2002 che il Mondiale non era tutto free e per la prima volta verranno trasmesse tutte le gare in diretta e gratis», aggiunge Berlusconi che si guarda bene dal rivelare il valore dei diritti, per una clausola di riservatezza nel contratto con la Fifa, ma svela quello che lui definisce «il costo netto per Mediaset», depurato dai risparmi sul palinsesto: sarà di 40-45 milioni. Considerato che la Rai avrebbe offerto più di 60 milioni, Mediaset (che vanta anche la copertura per la Spagna) è riuscita a spuntarla pagando alla Fifa, si dice, qualcosa come 70 milioni. Insomma, il solito balletto delle cifre. Comunque si tratta di meno della metà dei 180 spesi dal tandem Rai-Sky nel 2014, anno in cui incassarono dalla pubblicità rispettivamente 70 e 40 milioni, equivalenti a circa 60 incrementali. Ma all’epoca c’erano gli azzurri. Stefano Sala, a.d. di Publitalia, minimizza l’assenza dell’Italia in Russia: «In Sudafrica e Brasile gli azzurri diedero un contributo marginale agli ascolti. Visto che trasmetteremo tutte le partite free e in orari europei, sono sicuro che registreremo l’audience più alta degli ultimi 20 anni. Quanto alla pubblicità, con il 2017 in territorio positivo sarà il terzo anno consecutivo in crescita e con il Mondiale pensiamo di superare il muro del 39% del mercato, sebbene gli anni pari siano storicamente in flessione per noi».
OFFERTA VARIEGATA Russia 2018, al via il 14 giugno per concludersi il 15 luglio, sarà visibile su Canale 5 e Italia 1, con un canale gratuito dedicato (Mediaset Extra) 24 ore su 24, la diretta streaming di tutte le gare e la qualità 4K per i match di prima serata da offrire agli abbonati di Premium. Il palinsesto verrà completato da Radio105, che sarà la rete del Mondiale. Per la diretta televisiva delle gare si è scelto dunque di non concentrare tutto su un singolo canale in modo da mantenere i presidi delle reti generaliste con i loro pubblici di riferimento: la prima parte si vedrà soprattutto su Italia 1 (in caso di sovrapposizioni di partite, si utilizzerà il canale tematico free), dagli ottavi di finale in poi solo su Canale 5. Mediaset chiederà alla Fifa di poter predisporre il doppio audio così da offrire la telecronaca in lingua per le comunità etniche più numerose del nostro Paese. SOGNO TOTTI «Sarà il primo Mondiale nell’era della total audience. Quattro anni in termini di velocità per le nuove tecnologie sono un’infinità di tempo e noi utilizzeremo tutte le possibilità offerte dai diversi device. Questo evento avrà un impatto mediatico come non si è mai visto», dice Pier Silvio Berlusconi che ha un sogno: «Mi piacerebbe tantissimo che Francesco Totti fosse coinvolto nell’operazione, averlo come commentatore e seconda voce sarebbe davvero bello, ma non abbiamo avuto nemmeno il tempo di chiederglielo».
L’euforia dell’a.d. dopo l’assegnazione di Russia 2018 «L’operazione creerà margini Francesco opinionista? Sarebbe bello»