A Padova va in onda la fuga di Natale Battuto il Renate: ora vantaggio a +7
Decidono i gol di Guidone e Contessa Ovazione per Bisoli Cevoli se la gioca e cade a testa alta
Sotto l’albero di Natale il Padova riaccende il motore per la fuga e battendo il Renate lo distanzia di 7 punti. Chi si aspettava però una gara tutta luminarie e fuochi d’artificio sarà rimasto deluso: alla fine la partita l’ha vinta la squadra di Bisoli perché ha sfruttato con maggior convinzione gli episodi e ha saputo soffrire nei momenti decisivi, trascinata in particolar modo dagli uomini di qualità, come Pulzetti. Undicesimo successo in campionato per il Padova, che ha ritrovato anche in casa il gol perduto (non segnava all’Euganeo da più di un mese), dopo due pareggi con Fermana e Reggiana e quella sconfitta nel finale a Gubbio che non aveva acceso però l’allarme.
DEDICA Protagonista Guidone, un giocatore che Bisoli considera molto e che spesso si sacrifica: il suo terzo gol in campionato di testa (con dedica al fratello Alessio che gli aveva predetto la marcatura) è un mix di fiuto e opportunismo del bomber. E poi i capolavori firmati da Contessa: uomo assist sul vantaggio, perfetto esecutore da punizione nel raddoppio.
SODDISFATTI Il Renate ha giocato in velocità, cercando di sfruttare le idee di un frizzante Palma e riuscendo a riaprire la partita e le speranze di rimonta solo nella ripresa, con un colpo di testa di Pavan: «Dal punto di vista del gioco usciamo a testa alta – ha detto l’allenatore Cevoli – dobbiamo accettare una sconfitta amara». Dall’altra parte Bisoli non ha voluto fare regali in campo e alla fine è stato chiamato a gran voce dal pubblico: «Abbiamo messo un mattoncino importante. I cori per me? Meglio di un contratto milionario essere entrati nel cuore della gente». Il presidente Bonetto poco lontano prende nota e scherzosamente allenta la tensione di questo Padova sempre più capolista: «Mister, la pagheremo con gli applausi».