La Gazzetta dello Sport

Derby Treviso-Zebre «Qualità e spettacolo? Vince chi non sbaglia»

Zanni, avanti dei veneti tornato dopo un anno di stop, fa le carte alla sfida: «La collaboraz­ione tra staff un bene per tutti»

- Andrea Buongiovan­ni

Èstato lontano dai campi per un anno: doppia operazione al ginocchio sinistro. È tornato da poco più di un mese: e non ha alcuna intenzione di andarsene. Alessandro Zanni, oggi a Monigo, è tra i protagonis­ti più attesi del derby d’Italia, Treviso-Zebre. Per la prima volta avrà due repliche: sabato prossimo a Parma, a fine aprile ancora nella Marca. Dirà dello stato di salute delle franchigie tricolori.

CRESCITA «Per la qualità di gioco che entrambe in questa stagione esprimono – dice il 33enne avanti del Benetton – penso si assisterà a uno spettacolo di valore. Poi è vero che partite come queste spesso poco concedono. Ma in generale sono fiducioso per le sorti del rugby azzurro. Più dei risultati, parla il fatto che siamo protagonis­ti, reggiamo 80’ e spesso le sconfitte arrivano con scarti limitati. Da due anni stiamo andando nella giusta direzione: l’arrivo di O’Shea e dei suoi collaborat­ori, poi, ci ha permesso un ulteriore salto di qualità. La base si sta allargando, ci sono alternativ­e. Molti giovani sono cresciuti. C’è tanto da lavorare, ma si deve insistere e non aver fretta».

LA NAZIONALE Il suo recupero è frutto (anche) delle sinergie tra lo staff della Nazionale e quello dei club: «Sono stato seguito da Pete Atkinson – racconta Zanni – ma pure da Fabio Benvenuto, Giacomo Vigna e Giorgio Da Lozzo, preparator­i di Treviso». Tornare non era scontato: «Ero preoccupat­o – ammette, mentre Giada, secondogen­ita di sei mesi, lo reclama – con le recidive non si scherza. Ora sono felice e a disposizio­ne, nel ruolo in cui servo». In questo momento in seconda linea: «Importa poco se in Nazionale il blocco Treviso forma la mischia e il blocco Zebre mediana e trequarti – sostiene il friulano, 99 caps in 12 anni – il derby andrà a chi commetterà meno errori. Io in azzurro? C’è concorrenz­a, non ho più 20 anni e ovviamente non sono ancora al 100%, ma...». Ma O’Shea, il 9 gennaio, diramerà le convocazio­ni per il primo raduno del 22-25 gennaio verso il Sei Nazioni e rinunciare alla sua esperienza potrà essere difficile. E se tornasse insieme a Padovani? «Mi spiace abbia chiuso col Tolone — dice Zanni – ma certe esperienze rafforzano comunque. Gli auguro di rientrare presto. E già che ci siamo, in bocca al lupo anche a Brunel, con mia sorpresa neo c.t. della Francia: ora sarà un avversario, ma lo ricordo con affetto».

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FAMA Alessandro Zanni, 33 anni

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