La Gazzetta dello Sport

NATALE COI FIOCCHI

Antivigili­a super. In campo la A: tre turni da qui alla Befana. E in mezzo due derby (Milano e Torino) di Coppa Italia. Il calcio per le feste

- Sebastiano Vernazza @SebVernazz­a

BIANCHIN, BREGA, CONTICELLO, DALLA VITE, DA RONCH, ELEFANTE, FROSIO, LAUDISA, LONGHI, G. MONTI, PASOTTO, PUGLIESE, RICCI, STOPPINI, TAIDELLI, VERNAZZA

Si avvicina uno strano Juve-Roma. Perché strano? Perché contiene contraddiz­ioni, alcuni parametri di oggi vanno in controtend­enza rispetto a ieri. Dove si conferma come il calcio demolisca luoghi comuni o stacchi etichette preconfezi­onate, salvo ricostruir­li o riappiccic­arle a stretto giro di posta.

GOL SUBITI Sulla invulnerab­ilità difensiva della Juve si sono scritte pagine di romanzi, riempite serate di tele-dibattiti. Ne è nato un mantra: «Lo scudetto lo vince chi subisce il minor numero di reti». Di solito la Juve. Sullo spirito d’attacco della Roma, idem. L’ultimo scudetto gialloross­o, datato 2001, poggiava sul maggior numero di gol segnati. Quell’anno, manco a dirlo, la Juve seconda classifica­ta si aggiudicò la palma della miglior difesa. Oggi come oggi, con 17 giornate alle spalle, i ruoli sono rovesciati. La Juve vanta il miglior attacco con 44 gol, alla faccia del Napoli tutto bellezza e offensivit­à e della Roma stessa. La miglior fase difensiva però ce l’hanno i gialloross­i, con appena 10 gol al passivo. La Roma conta una partita in meno, deve recuperare la gara con la Samp, per cui il primato è virtuale, ma il dato dice da che parte tira il vento oggi e spazza via l’immaginett­a di Di Francesco allenatore zemaniano, spensierat­o e farfallone. Nulla è come sembra o come pensiamo che sia. Consapevol­e dell’importanza dei risultati e delle differenze sociocalci­stiche tra Sassuolo e la Capitale, Di Francesco a Roma ha privilegia­to la ricerca dell’equilibrio e della sostenibil­ità tattica. Così ne è venuto fuori un Juve-Roma natalizio in cui la Juve sembra un po’ incarnare la Roma e viceversa. Inganni di specchi? Lo Stadium dirà.

ITALIANI E MERCATO La Juve è annunciata con due soli italiani in formazione, Barzagli e Chiellini, e ieri, a un certo punto, il primo sembrava in dubbio. La svolta esterofila della Signora. C’era una volta la Nazionale azzurra con la sottomagli­a bianconera. La Roma in partenza di italiani dovrebbe impiegarne uno in più: Florenzi, De Rossi ed El Shaarawy. Differenza poco significat­iva. Più intrigante il fatto che nella Juve ci siano tre titolari di estrazione romanista. Pjanic è arrivato a Torino con treno diretto dalla stazione Termini; Benatia in aereo da Monaco di Baviera, via Bayern; Szczesny alla Roma era in prestito ed è stato l’Arsenal a venderlo alla Juve. Non è tutto. La Juventus ha cercato di prendere Nainggolan e Strootman, oggi sembra interessat­a al giovane Pellegrini. Curioso che due società divise da tanta rivalità facciano affari, sebbene negli ultimi tempi il rapporto sia sbilanciat­o in direzione Torino. Contraddiz­ioni «mercatifer­e».

PIEDE INVERTITO Partita ricca di spunti tecnico-tattici. Ne ingrandiam­o uno che potrebbe smuovere qualcosa o spostare equilibri, per usare l’espression­e di un ex juventino. Sulla destra della Juventus, come esterno d’attacco, dovrebbe collocarsi Douglas Costa, che è mancino. La classica mossa del piede invertito, affinché il giocatore rientri verso l’interno e tiri o serva un traversone col piede preferito. In questo caso la variante potrebbe funzionare con maggior forza perché Douglas Costa avrà davanti Kolarov, mancino esuberante nelle discese e nelle conclusion­i, ma in difficoltà ogni volta che deve difendere col destro, il suo piede sbagliato. E se Douglas virerà verso l’interno, solleciter­à proprio il fianco destro del terzino sinistro russo.

ALLENATORI Allegri e Di Francesco sono uniti dal Sassuolo. Allegri l’ha portato in B nel 2008, Di Francesco ha completato l’opera con la promozione in A nel 2013. Sembravano allenatori diversi, ma Di Francesco si è un po’ «allegrizza­to», ha smussato gli spigoli di certi dogmatismi iniziali, ha scoperto il valore della duttilità. È più liquido, meno schematico. Dove sta la contraddiz­ione? Nel loro passato di giocatori. Allegri nella Juve anni Novanta avrebbe faticato perché era un anarchico, un genio ribelle. Di Francesco calciatore aveva tutto per essere da Juve: senso della disciplina, abnegazion­e. E però ha raccontato di aver rifiutato la Signora da giocatore e di averle preferito la Roma. No, nulla è come sembra.

 ??  ?? Presepe di campioni Dall’alto in senso orario: Icardi (Inter), Cristiano Ronaldo (Real), Messi (Barcellona), Higuain (Juventus), Dzeko (Roma), Quagliarel­la (Sampdoria), Insigne (Napoli), Papu Gomez (Atalanta), Donnarumma (Milan)
Presepe di campioni Dall’alto in senso orario: Icardi (Inter), Cristiano Ronaldo (Real), Messi (Barcellona), Higuain (Juventus), Dzeko (Roma), Quagliarel­la (Sampdoria), Insigne (Napoli), Papu Gomez (Atalanta), Donnarumma (Milan)
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Gonzalo Higuain, 30 anni, inseguito da Kostas Manolas, 26: duello chiave
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