La Gazzetta dello Sport

Fiducia Spalletti: «L’Inter farà gol anche sul mercato»

Col Sassuolo tocca all’azzurro, reduce da 2 panchine, e Joao si candida dopo tre mesi di naftalina: sono gli unici centrocamp­isti ancora senza reti

- Luca Taidelli MILANO

Sassuolo, derby di Coppa, Lazio e Fiorentina tutte d’un fiato prima della sosta. L’Inter tra oggi e il 5 gennaio si gioca molto e servirà l’apporto di tutti. Specialmen­te in mezzo al campo, dove ci sono appena cinque uomini per tre maglie. A Reggio Emilia mancherà per squalifica Vecino, uno dei due intoccabil­i (l’altro è Borja Valero) dell’ultimo periodo quindi tornerà Gagliardin­i ma aumentano le possibilit­à di rivedere anche Joao Mario.

GOL E LEGNA L’azzurro tornerà sicurament­e titolare in campionato dopo avere iniziato dalla panchina contro Juve e Udinese. Alla ricerca di più peso offensivo ma senza perdere certi equilibri, Spalletti ha puntato su Brozovic e abbassato Borja. Lo spagnolo ha dimostrato di poter fare anche legna, ma non è certo stato risolto il problema del gol frutto degli inseriment­i da dietro. Delle 34 reti in campionato, 24 (il 70,5%) sono state segnate da Icardi (17) e Perisic (7). Mentre Candreva è il miglior assistman del campionato con 8 passaggi decisivi. Dura restare là in alto senza un contributo realizzati­vo dei centrocamp­isti, fermi a quota 5 con Brozo (3) e un centro a testa di Borja e Vecino. Gagliardin­i c’è andato vicino con dei tiri da fuori, ma potrebbe sfruttare meglio i suoi 188 centimetri anche su palle inattive. Visto che nei due mesi al fianco di Vecino era più il compagno a strappare, l’azzurro deve sacrificar­si in copertura. I dati Opta confermano la sua forza in interdizio­ne (sopra le medie di ruolo per palloni recuperati e contrasti vinti) ma anche la poca incisività offensiva. Oggi Gaglia (10 volte titolare in 15 presenze) avrà comunque un’occasione d’oro per tenersi la maglia anche nelle gare successive.

NAFTALINA E MERCATO L’altro senza reti è Joao Mario, la cui situazione è però molto diversa. Il portoghese rimane uno dei pochi a non avere ancora mostrato il cambio di marcia con la gestione Spalletti. Dopo i lampi di luglio e agosto, è tornato il giocatore né carne né pesce della scorsa stagione: non abbastanza solido in mediana e poco ficcante davanti. Complice anche una doppia tonsillite, negli ultimi tre mesi Joao è stato titolare solo contro il Chievo, con relative e immancabil­i voci di mercato. Anche perché alle porte c’è il Mondiale. «A me non hanno detto nulla né Sabatini né Joao Mario – ha spiegato ieri Spalletti, dopo che il coordinato­re tecnico di Suning aveva ammesso che il portoghese non è contento del minutaggio –. Per me Joao è un calciatore forte dell’Inter e se mi confermerà di aver ripreso un po’ di condizione è chiaro che lo posso usare. Lui è uno di quelli che ci dà le soluzioni per vincere le partite». Frasi di in- coraggiame­nto che appunto vanno oltre la resa effettiva dell’ex Sporting, capace di incidere sulla trequarti solamente a inizio torneo, contro Roma e Spal. Dopo gli ultimi acciacchi, Joao si è allenato bene in settimana ma non avendo i 90’ nelle gambe oggi è più facile che possa servire a gara in corso. Visti gli impegni ravvicinat­i, avrà comunque altre occasioni prima di un mese di mercato in cui il suo nome tornerà a girare come elemento che potrebbe sbloccare le entrate. Va però ricordato che essendo stato pagato quasi 45 milioni nell’estate 2016 il portoghese potrebbe garantire una plusvalenz­a soltanto se venisse ceduto per più di 30 milioni. A prescinder­e da quello che ha in testa, accendersi ora sarebbe decisivo per guadagnars­i più minuti e attirare l’interesse dei club che potrebbero permetters­i un certo investimen­to.

 ?? GETTY-LIVERANI ?? Da sinistra Roberto Gagliardin­i, 23 anni, all’Inter da gennaio 2017, e Joao Mario, 24 anni, in nerazzurro dall’estate del 2016
GETTY-LIVERANI Da sinistra Roberto Gagliardin­i, 23 anni, all’Inter da gennaio 2017, e Joao Mario, 24 anni, in nerazzurro dall’estate del 2016
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