La Gazzetta dello Sport

Jesus crede nel quarto gol L’uomo derby vuole colpire

Lo spagnolo rientra dopo la squalifica E l’Inter, con 3 reti, è la sua vittima preferita

- Alessandra Gozzini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Un avversario molto recente del Milan, che gradisce restare anonimo, ha spiegato il gioco rossonero in termini spietati: «Dare palla a Suso e vedere che succede». In realtà, anche se i risultati non offrono grandi spunti, gli schemi prevedono un po’ più di varietà. Che poi Cutrone in fascia sia più portato al gioco di squadra e meno alla finalizzaz­ione è un’ovvietà mentre rientra negli schemi il fatto che Kalinic si trovi palla al piede davanti alla porta e molto meno che finora abbia quasi sempre sbagliato mira. Resta dunque Suso l’arma rossonera più efficace e lo provano i numeri: Jesus è l’attaccante più utilizzato della stagione, nonostante l’ultimo turno di stop per squalifica, quello con il maggior numero di gol realizzati in campionato e di tentativi verso la porta e il milanista che vanta la miglior percentual­e di occasioni create. Unico con il grado di insostitui­bile: se c’è, gioca.

UOMO DERBY Gattuso lo ritrova dopo la squalifica scontata contro l’Atalanta e nonostante non l’abbia visto per un solo weekend ne ha sentito profondame­nte la mancanza: «Quando manca si sente, ma è anche vero che a Verona ha un po’ sbagliato mira. Per noi è cruciale, ci dà superiorit­à numerica e salta l’uomo. Speriamo che domani possa migliorare i suoi numeri nel derby». Oltre il sentimento c’è l’analisi dei fatti e con la maglia del Milan indosso Suso ha nell’Inter la vittima preferita. Una doppietta nel derby d’andata dell’anno scorso e un gol nella prima sfida di questa stagione. Tre come quelli piazzati al Frosinone e al Palermo avversari che per un milanista hanno molto meno fascino e che Jesus, stavolta, ha colpito anche la maglia del Genoa. Escluse Samp e Udinese, l’Inter è di nuovo l’avversaria più affrontata: la prima volta il 19 aprile del 2015 quando il Milan aveva una colonna totalmente differente da far pensare a un’era fa: Diego Lopez, Mexes, De Jong e Menez. Nel secondo caso Suso aveva Pavoletti e Laxalt come alleati d’attacco genoani e poi rieccolo di nuovo al Milan nel doppio 2-2 della stagione scorsa fino all’unico precedente di quest’anno. Anche dall’ultimo incrocio molte cose sono cambiate: a metà ottobre Jesus giocò al fianco del titolare Silva e nel ruolo da seconda punta, modulo allora suggerito da una giuria di esperti e negli ultimi giorni rilanciato da uno in particolar­e, Berlusconi. «Suso deve giocare più avanti. Con il modulo attuale invece, i nostri due fuoriclass­e Suso e Bonaventur­a, a cui va aggiunto un terzo fuoriclass­e che abbiamo, cioè Donnarumma, sono destinati a fare le ali, praticamen­te esiliati, e sono troppo lontani dalla porta». Stavolta sarà Rino, che con Silvio ha condiviso gloria e trofei, a passar sopra il suggerimen­to.

SOSTEGNO Jesus ha trascorso il Natale in famiglia, al fianco dei genitori e della bella fidanzata Alis Rodriguez. Sono loro i suoi primi tifosi. Tra le unicità rossonere di Suso c’è anche quella del favore del pubblico, che su di lui – a differenza degli altri giocatori in prima linea – non si divide, anzi. A San Siro o negli stadi social Jesus è sempre accompagna­to da un sostegno totale. Funziona anche a parti invertite: stasera i tifosi puntano su Suso per sentirsi di nuovo trascinati.

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ANSA Jesus Suso, 24 anni, torna titolare dopo un turno di squalifica

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