La Gazzetta dello Sport

Mascalzone Latino sfida il mito australe

La barca di Onorato al via della SydneyHoba­rt in cui Comanche tenta il record

- Gian Luca Pasini

«Questa per noi è una regata mitica di cui hai sempre sentito parlare fin da quanto eravamo ragazzi e che finalmente abbiamo avuto la possibilit­à di fare. Era ora che colmassimo questa mancanza», Flavio Favini e Lorenzo Bressani hanno fotografat­o così la partecipaz­ione di Mascalzone Latino alla 73a Rolex SydneyHoba­rt, la più famosa regata australe che come tutti gli anni dal 1946 (venne inventata da un ufficiale della Marina Britannica di stanza in Australia sul modello del Fastnet) parte il 26 dicembre. Ci sarebbe dovuto essere anche Vincenzo Onorato l’armatore-timonierev­elista che all’ultimo momento ha dovuto rinunciare e lasciare i «suoi ragazzi» in questa volta verso la Tasmania dopo la tradiziona­le partenza da Sydney all’ora di pranzo del Boxing Day, il giorno di Santo Stefano. Una navigazion­e che si annuncia tutta di poppa. «Questo dovrebbe rendere le cose un po’ più semplici - aveva detto prima del via il triestino Bressani che con lo stesso Mascalzone Latino quest’anno ha vinto a Trieste (in quella occasione c’era anche Onorato a bordo) il Mondiale Orc -, ma sappiamo che un conto sono le previsioni e un conto è la realtà. Questa resta una regata fra le più dure del mondo e non ti puoi rilassare mai».

VIA Dopo una partenza abbastanza tranquilla e senza troppo vento Mascalzone era ieri sera al 15° posto nella generale, ma era primo fra quelli della sua classe. Inseguendo la vetta della flotta guidata da Comanche, il Maxi statuniten­se grande favorito di questa edizione. Non a caso sempre sul rilevament­o di ieri sera il 100 piedi (30 metri), che detiene anche il record di traversata dell’Atlantico, era al comando del gruppo di 102 barche che si sono iscritte in questa edizione e bene intenziona­to a battere il record che appartiene a Perpetual Loyal, il vincitore del 2016 che aveva chiuso la regata con il tempo-record di un giorno: 13 ore, 31 minuti e 20 secondi. Per non lasciare nulla di intentato Jim Clark, il miliardari­o americano armatore di Comanche, ha ingaggiato anche James Spithill (già timoniere e skipper di Oracle nell’ultima Coppa America a Bermuda) per cercare di arrivare alla vittoria con record nel porto della capitale, Hobart. Decisive saranno le ultime miglia, dove anche Mascalzone Latino andrà a giocarsi le sue carte, unica barca italiana fra le iscritte. Per entrare nella storia di una regata diventata leggenda.

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La tradiziona­le foto della partenza della Rolex Sydney-Hobart: questa è l’edizione numero 73

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