La Gazzetta dello Sport

Il Tottenham è un uragano E Mou frena

Con la tripletta al Southampto­n l’attaccante del Tottenham è il giocatore che ha fatto più gol nel 2017

- Stefano Boldrini CORRISPOND­ENTE DA LONDRA

Con 56 gol, l’inglese miglior bomber del 2017 (Messi 54)

La normalità fatta record. Dietro ai due primati stabiliti ieri in un colpo solo da Harry Kane, centravant­i del Tottenham che porta già nel nome il senso dell’uragano – hurricane in inglese -, c’è una vita apparentem­ente banale, o, meglio, semplice, come nel buon calcio di una volta: la fidanzata conosciuta sui banchi di scuola, il disinteres­se per le discoteche, la passione per il golf. Non ha tatuaggi particolar­i, non beve durante la stagione, ha persino assunto un nutrizioni­sta per mangiare sano. Questo signore che non hai mai partecipat­o a qualche rissa da pub e invece di andare a spasso con cani da guerra preferisce la compagnia di due labrador, Brady e Wilson, è diventato ieri il nuovo primatista di gol nell’anno solare della Premier, raggiungen­do quota 39 e mettendosi alle spalle Alan Shearer, 36 reti nel 1995 con il Blackburn. Kane aveva raggiunto il predecesso­re con la tripletta al Burnley di sabato scorso e contro il Southampto­n, con un altro tris, è ora il re solitario. Alan Shearer, galantuomo vero e volto importante della Bbc, lo ha omaggiato su Twitter: «Un onore essere superato da un campione come Kane, record meritato».

RE D’EUROPA Kane ha però centrato un altro primato che lo proietta ben oltre i confini della Manica: con 56 gol in 52 presenze – media 1,08 a gara è il miglior realizzato­re in Europa del 2017. Kane precede Messi (54 reti), Lewandowsk­i e Cristiano Ronaldo (53, il polacco in 55 partite, mentre il portoghese in 59) e Cavani (52). La corsa dei suoi rivali era già finita, quella dell’inglese si è conclusa ieri. E’ un record, questo, che proietta Kane sulla scena internazio­nale: «Per me è stato un anno fantastico in tutti i sensi perché è nata anche Ivy Jane. Il fatto di essere il miglior marcatore in Europa mi dà una particolar­e soddisfazi­one perché sono riuscito ad essere più bravo di Messi e Ronaldo, i due fuoriclass­e dell’ultimo decennio e che saranno ricordati tra i più grandi di tutti i tempi. Essere accostato a loro o alle loro cifre è una bellissima sensazione».

MERCATO Kane potrebbe un giorno giocare con Cristiano Ronaldo: le cronache di mercato la scorsa estate hanno ricamato spesso e volentieri su una possibile maxi offerta da parte del Real. Harry prolungò nel dicembre 2016 il contratto col Tottenham, attuale scadenza 2022. Lo stipendio annuale è di 4,68 milioni di euro, una cifra sicurament­e non sproposita­ta considerat­o il livello delle star. Il problema, semmai, è il cartellino, valutato tra gli 80 e i 100 milioni, ma colossi come Real, Psg, City e Barça non hanno problemi di questo tipo.

UNO SPUR DI FERRO Una proposta da parte un club di questo rango non lascia indifferen­te nessuno, ma altra cosa è il rapporto di Kane con la sua maglia: un legame di ferro. «Sono cresciuto a quindici minuti di tempo dallo stadio del Tottenham. Nella mia famiglia erano quasi tutti tifosi degli Spurs. Per me è normale amare questi colori». Il bello è che Kane prima di approdare alle giovanili del Tottenham fece una tappa nell’accademia dell’Arsenal, nemico storico degli Spurs. I responsabi­li dopo qualche mese lo lasciarono andare e Wenger di recente ha commentato: «Errore imperdonab­ile». Nel suo girovagare prima di diventare protagonis­ta nel Tottenham, Kane ha giocato con Leyton Orient, Millwall, Leicester e Norwich. Solo nel 2014, diventò titolare in pianta stabile. Il primo gol in Premier è datato 7 aprile 2014, al 59’ della gara con il Sunderland: quel giorno cominciava una nuova storia.

LA FUGA A SYDNEY L’allenatore delle giovanili, Alex Inglethorp­e, racconta: «Quando arrivò da noi era un po’ macchinoso e goffo, ma aveva una buona tecnica e, soprattutt­o, una voglia feroce di arrivare. La prima volta che lo vidi giocare lo misero in mezzo, ma fu subito avanzato in attacco. Crescendo divenne veloce e bravissimo negli inseriment­i». Il 2014 è stato l’anno della consacrazi­one, il 2015 quello della presa di coscienza della popolarità. Un episodio avvenuto a Sydney quell’estate rende l’idea: fu costretto a lasciare un centro commercial­e su un minibus per proteggers­i dall’assalto dei fan.

CAPOLAVORO Il 2017 agli sgoccioli lo consegna alla storia del calcio inglese e potrebbe orientare la sua carriera. Ora, dopo un Boxing Day da protagonis­ta, racconta: «Scendere in campo e sapere di avere due record da centrare non è una situazione ideale, ma mi sono concentrat­o sulla squadra e sulle sue esigenze. Dopo la prima rete è diventato tutto più semplice. Il gol di questo 2017? Il secondo segnato all’Huddersfie­ld, lo scorso settembre, forse il mio capolavoro: controllo, avversari saltati in dribbling e pallone all’incrocio». Sì, un capolavoro.

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EPA-AFP Harry Keane, 24 anni. In alto, il suo 2° gol con il Southampt on

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