Molta Lazio, con la Fiorentina basta Lulic (1-0)
BIANCOCELESTI ANCORA UNA VOLTA FRA LE PRIME QUATTRO: AFFRONTERANNO UNA DELLE MILANESI
La Lazio non molla niente. È in lotta per un posto in Champions, ha centrato la qualificazione per i sedicesimi di Europa League e ieri ha conquistato la semifinale di Coppa Italia. Le idee di Simone Inzaghi hanno trovato terreno fertile in una squadra che ha valori importanti. E che può ancora crescere. Con la Fiorentina decide un gol di Lulic in avvio di gara. E il fatto che il migliore dei viola risulti il portiere Dragowski spiega in maniera chiara l’andamento della partita. La Lazio ha avuto solo qualche passaggio a vuoto nella parte centrale della ripresa. Merito di una Fiorentina che ha corretto alcune scelte iniziali non felici (bocciati Saponara e Benassi) e del calo, anche mentale, di pedine chiave quali Milinkovic e Felipe Anderson. Del resto, la squadra di Inzaghi è impegnata su tre fronti. Sabato farà visita all’Inter a San Siro in una sfida importante per l’alta classifica. Alzare a tratti il piede dall’acceleratore è fisiologico. E la Fiorentina? Pioli ha lasciato in panchina Badelj e Thereau e a casa Pezzella (leggermente infortunato). Tre giocatori di esperienza, tre pedine chiave. Un turnover che ha penalizzato le ambizioni di Coppa Italia. Sabato i viola ospiteranno al Franchi il Milan. Battere i rossoneri vorrebbe dire dar corpo al sogno di riconquistare un posto in Europa.
Solo Lazio nel primo tempo. La squadra di Inzaghi va subito in gol. Benassi perde palla innestando una micidiale ripartenza sull’asse Milinkovic-Lulic. Quest’ultimo si beve in dribbling Gaspar a batte Dragowski con un perfetto diagonale. Non c’è partita in mezzo
al campo e sulla corsia di sinistra. Lulic sovrasta, anche fisicamente, il modesto Gaspar e Milinkovic ha un altro passo rispetto a un balbettante Benassi. La Lazio crea situazioni di pericolo ogni volta che affonda. Un diagonale di Caicedo viene respinto sulla linea da Gaspar. Il centravanti della Lazio deve poi chiedere il cambio per un problema muscolare e lascia il posto a Immobile, reduce da un attacco influenzale. La Fiorentina non riesce a entrare in partita. Le scelte di partenza di Pioli non pagano. Sanchez al posto di Badelj toglie alla squadra viola qualsiasi geometria nella partenza del gioco. E Saponara proposto alle spalle dell’unica punta Babacar non riesce a trovare spazi utili tra la linee. La Lazio gioca a memoria. E bombarda Dragowski da tutte le posizioni. Il portiere polacco è bravo a respingere a pugni chiusi una conclusione velenosa di Milinkovic (il pallone balla in aria) e formidabile a opporsi di piede a un rasoterra a botta sicura dell’imprendibile Lulic. Un’azione sviluppata a cento all’ora da Felipe Anderson e Immobile. A proposito, il brasiliano partendo da una posizione centrale può attaccare l’area avversaria con più pericolosità.
Ma a volte esce dalla partita e, in quella posizione del campo, perdere il pallone può essere molto rischioso.
Pioli ridisegna la Fiorentina in avvio di ripresa. Entrano Eysseric e Simeone per Saponara e Benassi e la squadra passa al 3-5-2. I viola guadagnano campo alzando il pressing. Le due punte aumentano anche il peso offensivo. La Lazio fatica a trovare subito le contromisure. Dopo un’ora di gioco Inzaghi dichiara chiusa la partita di un Felipe Anderson ancora lontano dalla condizione fisica ottimale, inserisce Lukaku e avanza Milinkovic alle spalle di Immobile. Questo nel tentativo di sfruttare meglio gli spazi che lascia la Fiorentina. Al 20’ la squadra di Pioli costruisce la prima occasione da gol: Chiesa entra in area e conclude con un diagonale che Strakosha devia alla grande in angolo. La Lazio torna a farsi viva al 26’ con una bella iniziativa personale di Immobile (bravo Hugo a stopparlo). La Lazio controlla, sfiora il 2-0 ancora con Lulic e conquista la semifinale. Il nome dell’avversario lo scoprirà seguendo stasera il derby di Milano.