La cura Marcolini «Ora ad Alessandria c’è più entusiasmo»
«C’era un clima triste e di scoramento al mio arrivo. Riportare entusiasmo e riaccendere il tifo di un pubblico trascinante come quello del Moccagatta è stato il primo obiettivo raggiunto. Ma non voglio fermarmi qui». Va di corsa Michele Marcolini. Da calciatore correva senza sosta in mezzo al campo (295 presenze in A), abbinando al pallone gli studi (diploma in ragioneria). Anche da tecnico non vuole perdere tempo. E i risultati dell’Alessandria lo testimoniano.
SVOLTA Un arrivo taumaturgico quello dell’allenatore ligure. Il suo avvento ha segnato la svolta: 12 punti in 5 giornate (4 vittorie di fila con 13 gol segnati) e grigi balzati dal terzultimo posto alla zona playoff. Idee chiare e semplicità. Un Normal One capace di tirare fuori il meglio da Gonzalez e compagni: «Sono un tipo schietto e cerco di non inventare nulla. Solitamente utilizzavo il 3-5-2, ma qui ho trovato calciatori più adatti al 4-4-2 che in fase offensiva diventa un 4-3-3 e ho cercato di mettere i ragazzi nelle condizioni per rendere al meglio. Col dialogo si può trarre il meglio dai calciatori. Ho trovato un gruppo di giocatori perbene e disponibili a mettersi in gioco». Per la prima volta in carriera Marcolini è subentrato in corsa: «Alessandria rappresentava una chance da prendere al volo. Mi sento un privilegiato ad allenare questa squadra».
PLAYOFF L’obiettivo sono i playoff, con il desiderio a maggio di recitare il ruolo di mina vagante negli spareggi promozione: «Giocheremo per vincerle tutte senza avere l’obbligo di farlo. La società ha costruito una rosa di alto livello. C’è una organizzazione che ci permette di lavorare al meglio. Dobbiamo conquistare la miglior posizione possibile per arrivare alla grande ai playoff». Marcolini ha le idee chiare anche sul futuro del nostro malandato calcio: «Al timone servono uomini di calcio. Stimo tantissimo Roberto Baggio e punto su Damiano Tommasi che in questi anni ha maturato la giusta esperienza per guidare la Figc». E chissà che in futuro Marcolini non possa sfidare l’amico e testimone di nozze Moreno Longo: «Tifo per lui, nei prossimi anni sarà uno degli allenatori top in Italia. Gli auguro di portare in A il Frosinone. Sarebbe bello affrontarlo un giorno».