Brunel neo c.t. della Francia Ma non era finito?
Stagioni fa, senza più entusiasmi, l’addio all’Italia. A 63 anni la nuova sfida: rilanciare i Bleus
Un altro proclama. Come quando, alla vigilia del debutto sulla panchina dell’Italia, sentenziò un indimenticato: «In tre anni vinceremo il Sei Nazioni». Era fine gennaio 2012. Jacques Brunel, nel ruolo di c.t. azzurro, sarebbe rimasto fino a tutto il Torneo 2016. Cinque stagioni. Ma di successi, non solo nel Sei Nazioni, nonostante un ottimo 2013, ne sarebbero arrivati pochini, non più di 11 su 50 partite. Lasciò a 61 anni e a regolare scadenza di contratto. Con l’impressione che, pur rimanendo il grande maestro che è sempre stato, oltre che a un vero signore, non fosse più quello di una volta, soprattutto in fatto di entusiasmo e di capacità di coinvolgere giocatori, addetti ai lavori e appassionati.
L’UOMO GIUSTO Dov’è, dunque, l’errore? Brunel – ieri l’ufficializzazione di quanto si sapeva da venerdì – è il nuovo allenatore della Francia. Lo ha annunciato Bernarde Laporte, presidente della federazione transalpina, nel corso di una conferenza stampa in un hotel di Parigi. E lui ha subito promesso: «Vinceremo il prossimo Sei Nazioni: ripartiremo dalle cose semplici, facendo un passo alla volta e senza guardare troppo in avanti». Rimpiazza Guy Noves, esonerato dopo il pareggio casalingo di fine novembre col Giappone e due anni molto difficili, con 14 sconfitte e un pareggio in 22 partite. La firma sul contratto è fino al termine della Coppa del Mondo dell’autunno 2019, proprio in Giappone. A comporre lo staff sarà un pool di cinquesei tecnici del Top 14 a rotazione, ma al momento non è stato fatto alcun nome. Anche se i tempi sono strettissimi: Les Bleus, tra cinque settimane, sono attesi al debutto nel Torneo, allo Stade de France contro L’Irlanda. «Non potevamo continuare a sbattere contro un muro – ha detto Laporte – dovevamo trovare una soluzione e Jacques è l’uomo giusto al posto giusto. Ha esperienza, spalle larghe ed è un vero uomo di rugby». Anche i vice di Noves, Yannick Bru (mischia) e JeanFrederic Dubois (trequarti) sono stati sollevati dall’incarico.
A MARSIGLIA Brunel, tra il 2001 e il 2007, in Nazionale è stato proprio vice di Laporte, referente per gli avanti. Poi, per l’allenatore coi baffi grande esperto di vini, nel 2009, lo storico titolo nazionale a guida del Perpignan. Adesso, con un buon successo, era in sella al Bordeux, che sabato guiderà per l’ultima volta contro lo Stade Français. Nel mirino, presto (il 23 febbraio), anche la sfida all’Italia, nell’inedita sede di Marsiglia, per la terza giornata del Torneo. Non sarà una partita come le altre.