La Gazzetta dello Sport

Candreva, sputo e insulti: «Ma i tifosi non c’entrano»

Nerazzurro punzecchia­to dalla curva e ripreso dalla tv: «Ho reagito così perché non sono arrivato sulla palla»

- Matteo Brega MILANO

Quello sputo e quel «li mortacci tua» verso la curva che le telecamere piazzate al Meazza hanno raccolto raccontano una parentesi di Antonio Candreva. Una parte, non tutto. Uno sfogo con se stesso che fa da corredo al momento opaco della stagione dell’esterno nerazzurro. L’episodio ripreso dalla tv arriva al 14’ del primo tempo. Si tratterebb­e di una reazione d’istinto a qualche insulto che Candreva avrebbe ricevuto dai tifosi interisti. Un pallone in profondità scagliato da Borja Valero che avrebbe dovuto arpionare quasi al volo e che invece lui stesso si vede scivolare davanti agli occhi sul fondo lo porta a sbuffare contro i cartelloni pubblicita­ri. Qualche tifoso nerazzurro «spaventato­re», seduto al primo anello, forse lo punzecchia. Antonio sputa e poi arriva il «li mortacci tua». «Ho imprecato e ho sputato ma come può capitare a chi sta correndo – ha spiegato a fine partita a Inter Tv –. Si tratta di un’imprecazio­ne dovuta solo al fatto di non essere arrivato sulla palla. Non ha nulla a che vedere con i tifosi o con qualcun altro. E’ giusto ricevere critiche e applausi durante le partite, ma questo episodio non ha a che fare con i tifosi. Pensiamo alla prossima partita e sempre forza Inter!». La serenità ricercata da Antonio anche all’ingresso in campo con la figlia Bianca tenuta in braccio è un obiettivo che sta su un sentiero tortuoso al momento. Il gol non arriva e la brillantez­za è CENTROCAMP­ISTA INTER impolverat­a. In più, nel corso della partita, sono partiti anche alcuni fischi in concomitan­za con il cambio con Joao Mario. Più probabile che derivasser­o dal terzo anello riservato ai tifosi laziali, suoi ex sostenitor­i, piuttosto che dal Meazza nerazzurro. Fatto sta che il 2017 si chiude zoppicando. Perché nonostante Candreva resti di gran lunga il miglior fornitore di assist per Mauro Icardi e compagni (8 nel girone d’andata) e continui a essere uno dei maratoneti della squadra di Luciano Spalletti, inizia a sentirsi la latitanza sotto porta (zero gol fatti).

CANCELO Una latitanza che va estesa a tutta la squadra perché nelle ultime sei uscite, tra campionato e Coppa Italia, l’Inter ha segnato un solo gol, tra l’altro inutile, contro l’Udinese. Joao Cancelo guarda comunque il lato positivo del pareggio: «Una vittoria sarebbe stata importante – ha commentato il portoghese –, ma per quanto visto il pareggio è un risultato giusto. La Lazio ha giocatori forti in ogni reparto, eppure non ci ha creato particolar­i difficoltà. Il mio futuro? Mi trovo in difficoltà davanti a questa domanda perché il mio cartellino è del Valencia e ora sono sotto contratto con l’Inter. Ne devono parlare le due società».

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