La Gazzetta dello Sport

Mondiali senza azzurri: godiamoci Messi e Ronaldo

Calcio che conta in Russia: la Germania campione in carica cerca il bis, il Brasile di Neymar vuole la rivalsa

- Pierfrance­sco Archetti

Non è carino iniziare l’anno ricordando le delusioni, però nonostante non ci sia l’Italia il Mondiale si giocherà ugualmente, in Russia, dal 14 giugno al 15 luglio. Vista l’intransige­nza della Fifa nel mantenere in calendario la manifestaz­ione pur senza gli azzurri, restano due possibilit­à: tapparsi occhi e orecchie e aspettare il 16 luglio, quando tutto sarà finito; oppure gustarsi il torneo consideran­do il calcio allo stato più puro, visto che non sarà inquinato dal tifo.

I CAMPIONI Un giornale sportivo come questo consiglia la seconda opzione, motivandol­a con la ricerca dello spettacolo che il resto del mondo saprà offrire. La Germania campione in carica tenta il bis che non riesce dal 1962, quando il Brasile si tenne la coppa presa nel 1958 in Svezia (ultima edizione senza gli azzurri, ahi). Joachim Löw potrà pescare da un serbatoio vastissimo; i tedeschi sono i vincitori della Confederat­ions Cup dello scorso luglio e anche dell’Europeo Under 21, sempre nello stesso periodo. La generazion­e «mondiale» di Müller e Khedira, Neuer e Boateng, ha alle spalle, come compagni e concorrent­i, tipini come Werner o Goretzka, Ter Stegen e Süle. La Germania è favorita, però il Brasile si è ricostruit­o intorno a Neymar e al senso del gruppo imposto dal c.t. Tite dopo il lutto nazionale causato dal 7-1 subito in casa nella semifinale mondiale del 2014 ad opera dei tedeschi. L’Argentina di Leo Messi può vivere un mese alla Sampaoli, trasforman­do l’estro ossessiona­nte del nuovo allenatore nella terapia che porta armonia e continuità in una banda di campioni.

IN LOTTA La Spagna sta dominando le coppe europee e deve fondere le due anime madridiste e catalane per tornare in alto, come nel 2010. La ringiovani­ta Francia di Deschamps, con Mbappé e Griezmann in attacco, continua la crescita dopo la finale persa all’Europeo 2016; l’Inghilterr­a unisce stelle in ascesa: da Kane ai boys che si stanno imponendo in Premier, vedi Alli e Rashford. E poi il Portogallo di Cristiano Ronaldo, campione d’Europa a Parigi: il sorteggio gli ha riservato la Spagna già nel gruppo della prima fase. Il 15 giugno a Sochi questa sfida sarà la vera inaugurazi­one della Coppa del mondo. In realtà si partirà il

Le partite della fase finale della Coppa del mondo di calcio. Il torneo si disputerà in Russia e sarà trasmesso interament­e in chiaro dalle reti Mediaset. giorno prima, con Russia-Arabia Saudita a Mosca. Ma stavolta la nazionale di casa non è fra le favorite.

UNDICI SEDI Il torneo si gioca in 11 città e 12 stadi perché nella capitale saranno due gli impianti usati. Il punto più a ovest è Kaliningra­d, enclave russa sul mar Baltico stretta tra Lituania e Polonia (Danzica è a 165 km); quello più a est Ekaterinen­burg, 2500 km di distanza. Si attraversa­no tre fusi e la gare si giocherann­o in sei fasce orarie, con calci d’inizio tra le 14 e le 20 italiane, più una gara a mezzogiorn­o e un’altra alle 21. Match inaugurale e finale sempre al Luzhniki di Mosca alle nostre 17. Tutte le partite saranno trasmesse per la prima volta in chiaro da Mediaset. Altra novità: a marzo dovrebbe venir ufficializ­zata l’introduzio­ne della Var, già attiva in Serie A.

CASA PUTIN Il torneo dovrà servire anche da dimostrazi­one politica di efficienza e sicurezza per Vladimir Putin, che il 18 marzo sarà di nuovo candidato alle presidenzi­ali per allungare il suo mandato. La spesa totale è stata imponente, viene stimata in circa 8,5 miliardi di euro. Ma il sospetto sul doping di Stato in tutto lo sport russo, costato l’esclusione all’Olimpiade invernale del mese prossimo, ha costretto alle dimissioni da presidente del comitato organizzat­ore del Mondiale Vitaly Mutko, già bandito dal Cio. Al suo posto Alexei Sorokin, suo braccio destro, quindi nulla è cambiato.

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