La Gazzetta dello Sport

United ok, ma Mou se la prende col calendario

E Lingard regolano 2-0 l’Everton Il tecnico portoghese: «Ritmo delle gare pesantissi­mo». Il Liverpool vince a Burnley

- Stefano Boldrini CORRISPOND­ENTE DA LONDRA

Il biondo platinato – neppure a Miami, in versione Carlo Verdone, lo fanno più così – di Ryad Mahrez per celebrare il gol capolavoro dell’algerino con l’Huddersfie­ld, Mark Hughes che perde la quinta gara su sette e nonostante tutto si auto-pubblicizz­a senza pudore («il miglior allenatore dello Stoke sono sempre io»), l’estone Ragnar Klavan che al 94’ regala al Liverpool il 2-1 a Burnley, il francese Anthony Knockaert che mette la firma sulla prima rete del 2018, ma alla fine di questo Capodanno in salsa Premier il protagonis­ta è sempre lui, José Mourinho. Il 2-0 del Manchester United in casa dell’Everton riporta la tranquilli­tà in un ambiente depresso per gli infortuni di Lukaku e Ibrahimovi­c – lo svedese sarà fuori almeno un mese –, ma soprattutt­o tormentato dalle questioni arbitrali, dalla frenata in campionato e dal sorpasso del Chelsea, ora di nuovo terzo dopo il successo di ieri dei Red Devils.

GUARDIOLA FRENA Il calcio d’Oltremanic­a continua imperterri­to il suo show natalizio, nonostante le grida d’allarme lanciate da diversi allenatori. Un ritmo forsennato, talvolta folle, sicurament­e discutibil­e nella compilazio­ne del calendario. Stasera il Manchester City torna in campo, contro il Watford, poco più di 48 ore dopo lo 0-0 incassato nel fortino del Crystal Palace, capace non solo di fermare a quota 18 la striscia dei successi di fila in campionato dalla banda di Guardiola, ma a un passo dal successo clamoroso. Se il portiere brasiliano Ederson non avesse respinto al 92’ il rigore scagliato da Milivojevi­c, il 2017 si sarebbe chiuso con il primo k.o. stagionale del City in Premier. Il Palace ha sfiorato l’impresa e Roy Hodgson si è tolto la soddisfazi­one, a 70 anni suonati, di neutralizz­are la modernità di Guardiola.

LINGARD Con il sapore dello champagne ancora in bocca, la giostra inglese ha proposto cinque match: il clou è stato l’ultimo. Il 2-0 del Manchester United nella tana dell’Everton ha un valore particolar­e perché la questione attaccanti è di stretta attualità in casa Mourinho. Jesse Lingard è l’uomo dell’emergenza e il ragazzo inglese ha ribadito con il colpo del 2-0, all’81’, la sua facilità di gol, già 7 in campionato. Ma nel freddo del Goodison Park ha dato segnali di risveglio Martial e ha brillato la luce di Paul Pogba: splendido l’assist di esterno destro per l’1-0, firmato dallo stesso Martial al 57’. Mourinho ha celebrato il ritorno al successo con nuove stoccate ai signori della Premier: «Il nostro orgoglio, la nostra profession­alità e il nostro impegno sono stati totali. Non siamo sembrati una squadra stanca, stremata da un calendario pesantissi­mo».

INFORTUNI Mou non ha torto. In Inghilterr­a continuano a esagerare. Il prezzo di questi ritmi forsennati è una serie impression­ante di k.o.. Il 2017 si è chiuso con un nuovo infortunio di Jesus – il ragazzo brasiliano ha lasciato il campo del Crystal Palace in lacrime, si parla di due mesi fuori – e con De Bruyne che ha rischiato di ritrovarsi una gamba spezzata dopo un’entratacci­a di Puncheon. Lo stesso Puncheon e il compagno Dann potrebbero aver chiuso qui la stagione per infortunio.

GOL STORICI Il 2018 è ripartito con il gol del francese Knockaert al 5’ del derby col Bournemout­h. L’attaccante del Brighton è originario di Roubaix, luogo sacro per gli amanti del ciclismo. Un’altra rete a suo modo storica è quella di Klavan, la 1a in assoluto con la maglia dei Reds, in campo senza Salah e Coutinho. Da consegnare agli archivi anche quella di Perez allo Stoke: in Premier il Newcastle non vinceva in trasferta dal novembre 2014.

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AFP Jesse Lingard, 25 anni, esulta con Paul Pogba, 24, dopo il 2-0

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