Kuzminskas a Milano Già in campo al Pireo?
Presa l’ala forte lituana per la stagione con opzione sulla prossima Oggi le visite mediche. Possibile esordio venerdì contro l’Olympiacos
nostro percorso di crescita che è sul lungo periodo e non mordi e fuggi, per ribadire a noi stessi che non vogliamo mollare su nessun fronte e per onorare i tifosi. Abbiamo fatto questo ulteriore sforzo perché il pubblico e la piazza meritano una squadra sempre migliore. Certe occasioni però sono anche figlie delle logiche di mercato: purtroppo Kuzminskas si è liberato solo ora, l’avessimo potuto prendere un mese fa...». Intanto il club lo ha annunciato ieri e confida di vederlo in sede per le visite mediche già in giornata per provare a tesserarlo e metterlo sull’aereo che venerdì va ad Atene, sponda l’Olympiacos, prima tappa di un girone di ritorno che Milano, visto anche il prestigioso innesto (una rarità a metà stagione), dovrà affrontare con un bilancio ben diverso dall’andata (4 vinte e 11 perse). «Capisco l’amarezza e la delusione dei tifosi - continua Proli - perché il dato nudo e crudo è quello dell’anno scorso. La classifica però non riflette il valore delle prestazioni espresse dalla squadra. Le nostre partite si sono decise quasi tutte nell’ultimo minuto e la buona sorte di certo non ci ha aiutato a partire dall’infortunio di Goudelock in un momento molto delicato».
CIFRE Nella stagione intera con New York, lo scorso anno, 6.3 punti e 1.9 rimbalzi in 68 gare per Kuzminskas che il grosso del suo curriculum l’ha impilato nei 6 anni di Eurolega e con la nazionale lituana. Tre stagioni allo Zalgiris e altrettante con Malaga l’ultima delle quali a 12 punti e 3.4 rimbalzi di media con quasi il 38% nel tiro da tre. Elemento di spicco pure della Lituania con cui ha vinto l’argento all’Europeo 2013 e 2015, servirà a Pianigiani (verrà tesserato anche per il campionato) per colmare la voragine in un ruolo dove si voleva, fin dall’inizio, un lungo tiratore, quello che Jefferson non è mai stato tant’è che presto verrà congedato. «Qualche lacuna tecnica c’era. Abbiamo cercato di colmarla e al contempo di seminare per il futuro - conclude Proli -. Come già successo in passato, quando abbiamo cambiato radicalmente il roster siamo poi intervenuti ritoccando: è successo nella prima stagione di Banchi e anche nel primo anno di Repesa con gli arrivi di Kalnietis e Batista con cui poi abbiamo vinto Coppa Italia e scudetto. Dovevamo migliorare il roster anche perché non diamo nulla per scontato, nemmeno in Italia. Siamo partiti con un gruppo e un allenatore nuovo, in questi mesi abbiamo cercato di capire. Gennaio però è il periodo delle decisioni irreversibili ».