La Gazzetta dello Sport

Shiffrin pigliatutt­o A 22 anni il 37° successo nella scia di Stenmark

Batte Holdener nella finale del parallelo a Oslo, solo lo svedese aveva più vittorie prima dei 23 anni: 40. Mikaela ha tre mesi per superarlo

- Marisa Poli

Mikaela Shiffrin sulla linea di Ingemar Stenmark. Tra la nebbia, sulla pista ghiacciata dello slalom parallelo del City Event di Oslo, la 22 enne statuniten­se ha vinto ancora, per la sesta volta in 15 gare di questa stagione (ma la statuniten­se ha preso il via in 13, dopo aver rinunciato alla velocità di Val d’Isere) in cui è stata altre 4 volte sul podio.

RINCORSA Il bilancio per il fenomeno di Vail ora è di 37 vittorie in Coppa del Mondo, le consente di appaiare al sesto posto di sempre nella storia delle plurivinci­trici di Coppa il suo idolo, Marlies Schild. E soprattutt­o la lancia nella scia di Ingemar Stenmark. Alla sua età questi risultati non hanno pari nello sci femminile (per dire, la Vonn a 22 anni era quota 7 vittorie). Solo lo svedese più vincente di Coppa (86 vittorie) era già a quota 40, ma la Shiffrin che compirà i 23 il prossimo 18 marzo ha quasi tre mesi di tempo e tutta la stagione per raggiunger­lo o superarlo.

IN DISCESA A Holmenkoll­en, dove di solito brillano le stelle dello sci nordico, la Shiffrin nella corsa verso il primo trionfo del 2018 ha eliminato nell’ordine la svedese Swenn Larsson agli ottavi, poi la tedesca Lena Duerr, l’altra svedese Frida Hansdotter e infine Wendy Holdener, seconda alla fine davanti alla connaziona­le Melanie Meillard, al primo podio in carriera dopo aver eliminato ai quarti la testa di serie numero 2 del tabellone, la slovacca Petra Vlhova.

PARALLELO Sulla pista lunga 180 metri, con 18 porte e una ventina di secondi per manche, la Shiffrin solo una volta, in semifinale, ha temuto di uscire. Nella prima manche della finale si è imposta di un solo centesimo, nella seconda ha portato il vantaggio sulla Holdener a 17/100. «E’ una gara completame­nte diversa da gigante o slalom - sostiene la Shiffrin -, perché tu hai una persona che scende vicino a te. Ho sempre saputo che le mie avversarie vogliono vincere, stavolta ho sentito la fame della Holdener. Ho pensato: “devi essere più affamata, più forte e un po’ più pazza. E’ andata bene”. Ora in Coppa guida con 471 punti sulla Rebensburg.

UOMINI Nel parallelo maschile i due favoriti, Marcel Hirscher e Henrik Kristoffer­sen, sono stati eliminati prima di potersi giocare il podio. E’ andata meglio all’austriaco, uscito ai quarti nel duello con il britannico Dave Ryding, alla fine raccoglie 45 punti che gli consentono di allungare in Coppa. Il padrone di casa, che già dopo il gigante parallelo in Alta Badia aveva chiarito il poco amore per i paralleli, ha invece ceduto al tedesco Strasser già negli ottavi: è stato messo fuori gioco da un erroraccio nella seconda discesa. A trionfare è Andre Myhrer, per il 34enne svedese è il primo successo in parallelo dopo i 7 in slalom. Specialist­a dei pendii non troppo ripidi, in finale non ha avuto problemi con l’austriaco Michael Matt, caduto nella seconda discesa.

AZZURRI Lo slalom parallelo si conferma specialità ostica per gli azzurri, con il solo Stefano Gross a vantare un podio nella Mikaela Shiffrin, 22 anni, festeggia Shiffrin sul traguardo Matt cade in finale con Myhrer specialità. Ieri Stefano Gross e Manfred Moelgg sono usciti subito agli ottavi nella sfida con Aerni e Foss Solevaag. Dopo il terzo posto di Courchevel invece Irene Curtoni non è riuscita a confermars­i sul podio: è caduta nella seconda manche dopo aver vinto di 3/100 la prima con la Hansdotter. Chiara Costazza è stata battuta di 13/100 da Bernadette Schild. Il 30 gennaio si torna in pista a Stoccolma per il secondo City Event della stagione. L’obiettivo non tanto nascosto della Fis è promuovere il parallelo come disciplina olimpica.

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Mikaela Shiffrin, 22 anni, e André Myhrer, 34 anni
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