La Gazzetta dello Sport

Cologna torna mattatore e leader del Tour de ski

Doppietta a Lenzerheid­e nelle 15 km in classico e ad inseguimen­to: Ustiugov ora è a 22”

- Stefano Arcobelli

Due anni dopo torna Super Cologna, il fondista che fa lo svizzero ma è italiano come i genitori di val Monastero in Alto Adige. Dario non vinceva da due stagioni, aveva vissuto due Mondiali da non protagonis­ta, ma ora a Lenzerheid­e è stato protagonis­ta di una doppietta - prima 15 km a tecnica classica, poi a tecnica libera - grazie alla quale ha sorpassato in classifica generale dopo 3 tappe su 7 il detentore russo del Tour de ski, Sergey Ustiugov, che ora insegue nella classifica generale a 22”. Lo svizzero anche al Tour è stato autore di una doppietta nel 2011-2012 e sa dal primo trionfo del 2009, quando si rivelò campione completo e non solo sprinter, come si fa a gestire una rassegna a tappe. Vincendo questo Tour completere­bbe un poker mai riuscito ad un uomo, e realizzato soltanto negli anni d’oro fino al 2013 alla polacca Justyna Kowalczyk.

SECONDO GIRO Se nella prova del 31 a cronometro sui binari aveva fatto gara su di sè, in quella a skating ha mostrato la sua superiorit­à contro un fenomeno come il siberiano, non accettando di rimanere in fuga a due, ma salutando nel secondo giro. A Cologna succedeva nei giorni migliori, quando si prendeva per distacco la DobbiacoCo­rtina. Uno al quale piace fare l’uomo solo al comando, per non rischiare e perché è dotato di un motore resistente. Nel confronto con il russo che si va delineando verso il Cermis - a 4 gare dalla fine - adesso la garaverità si sposta di nuovo sulla sprint a tecnica classica, domani ad Oberstdorf, in Germania, dove Cologna scierà in difesa visto il format. Una gara, questa molto attesa essendo uno degli ultimi test prima dell’Olimpiade, non solo nel duello per i 400 punti del Tour, ma anche per gli italiani, per Federico Pellegrino, che dopo la sconfitta da Ustiugov ha reagito in gare distance con una reattività da campione: nella prova a skating di ieri ha chiuso 17°, davanti a Francesco De Fabiani, tornato nella top ten nella 15 km classica. «E’ stata una buona prova, ma ho bisogno di conferme per ritrovare fiducia, l’importante è proseguire questo Tour con la stessa determinaz­ione di queste prime prove» ha detto il valdostano, ieri 20° e di 10” peggio di Chicco.

ALTRI AZZURRI Anche Salvadori e Rastelli si alternano per entrare nei 30, e di fatto rappresent­ano i 4 che potremmo ritrovare protagonis­ti anche a febbraio ed in staffetta insieme a Didi Noeckler, vice campione del mondo della team sprint con Pellegrino. Un Tour che non esclude ancora neanche il ventunenne russo Alexander Bolshunov (3°), il canadese Alex Harvey al quale manca solo un vero acuto al Tour e l’ex re norge Sundby (6)°. Una Norvegia che domina, invece, al femminile con Ingvild Oestberg, 27 anni e 10 successi, che non lascia scampo neanche alla detentrice uscente e regina di Coppa del Mondo, Heidi Weng. La Oestberg si lancia ambiziosa come leader nella gerarchia della potenza Norvegia, rimasta senza Bjoergen (a casa). Elisa Brocard è 22a, unico sussulto rosa di un’Italia rimasta dietro.

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Dario Cologna, 31 anni, 3 ori olimpici, 1 mondiale, 4 Coppe e 3 Tour

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