Outsider Busto «Una sorpresa? È un progetto»
In A-1, ha conquistato la final four di coppa Italia. Il coach Mencarelli: «È frutto di un lavoro»
Un sorprendente quanto meritato quarto posto in classifica al giro di boa del campionato, dopo aver a lungo conteso a Novara la piazza d’onore; una qualificazione agli ottavi di Coppa Cev praticamente in cassaforte, dopo il netto 3-0 ottenuto nella gara d’andata col Brcko; e - ultimo obiettivo centrato in ordine di tempo - un posto al sole nella prossima Final Four di Coppa Italia a Bologna, conquistato al PalaYamamay a scapito di Mod ena. Il 20 17 della Unet E-Work Busto Arsizio si è chiuso con un
Gli anni in A-1 di Busto Arsizio che è arrivato nella massima serie nel 2007. Da matricola arrivò 6° in campionato e in semifinale di coppa bilancio talmente in positivo da far ritenere a buona ragione la squadra di coach Marco Mencarelli la rivelazione di questa stagione: «A dire il vero per me non è propriamente una sorpresa - osserva il tecnico di Orvieto, dal 2015 sulla panchina bustocca - perché i risultati dovrebbero essere di norma la conseguenza del lavoro di qualità svolto. Ma nel nostro caso è innegabile che siamo stati bravi ad approfittare delle diverse situazioni e soprattutto capaci di dimostrare una straordinaria continuità di rendimento e di prestazioni, frutto della grande dedizione messa dalle atlete in ogni allenamento».
NUMERI E i numeri fatti sin qui registrare dalle farfalle, capaci di mettere a segno dal 14 ottobre ad oggi già dieci vittorie fra campionato, Coppa Cev e Coppa Italia, sono lì a testimoniare la bontà del lavoro svolto dal club del presidente Giuseppe Pirola che, vuoi per le strategie di un mercato condotto dal d.s Enzo Barbaro senza puntare su nomi altisonanti ma su innesti mirati (da Orro a Gennari, passando per il colpaccio Bartsch), vuoi per alcuni passi falsi incorsi nel precampionato, si era presentato al via della stagione a fari spenti: «Con la società - spiega Mencarelli abbiamo compiuto un percorso di crescita comune, con una progettualità condivisa, con investimenti mirati e con un’attenzione alle risorse. Dopo l’esperienza del primo anno, abbiamo deciso di costruire e creare competenze: nello scorso torneo ci siamo resi conto di aver pagato qualche squilibrio fra la prima e seconda linea, quest’anno abbiamo corretto il tiro. E i risultati, per il momento,